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Bocconi avvelenati, esche pericolose e cani impiccati: caccia al killer di animali a Macomer

A Macomer, nella provincia di Nuoro, è caccia aperta a un “serial killer” di animali, qualcuno che da qualche tempo sta seminando terrore nella cittadina sarda. Di recente, dopo bocconi avvelenati ed esche, in una zona isolata dell’abitato è stato trovato un cane impiccato. In corso le indagini per risalire all’autore di tale violenza.
A cura di Susanna Picone
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A Macomer, comune sardo nella provincia di Nuoro, è caccia a un “serial killer” di animali, qualcuno che da qualche tempo sta seminando terrore in città. L’ultimo inquietante episodio è stato registrato in una zona isolata dell'abitato, accanto agli ex stabilimenti Alas, dove un cane di media taglia è stato trovato impiccato. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano L’Unione Sarda, per uccidere il povero animale è stata utilizzata una corda metallica. A denunciare l’accaduto sono stati alcuni cittadini, che subito hanno avvisato le forze dell'ordine, le quali hanno avviato le indagini per risalire all’autore (o gli autori) di tale violenza. Del terribile episodio in tanti hanno parlato anche su Facebook, dove in alcuni gruppi della città dedicati alle adozioni di cuccioli qualcuno ha anche pubblicato una foto (poi rimossa) del cane impiccato. "Una crudeltà inaudita – commenta una persona su Facebook – in una settimana tre casi di grave maltrattamento, facciamo qualcosa".

Bocconi avvelenati ed esche con ami da pesca – Si parla di un “serial killer” di animali perché l’uccisione del cane a Macomer è stata appunto preceduta da altri episodi registrati nelle ultime settimane, come ad esempio dal ritrovamento di bocconi avvelenati e di esche con pezzi di formaggio dove sono stati conficcati degli ami da pesca. Alcune di queste esche killer sono state recuperate in via Cocco Ortu, via Deffenu, viale Pietro Nenni e in altre aree centrali dell’abitato, dove i proprietari di animali domestici sono soliti portare i loro cani a passeggio. Diverse persone, che anche in questo caso hanno subito provveduto a denunciare l’accaduto, sono state costrette a ricorrere alle cure del veterinario per estrarre anche dalla gola dei loro animali gli ami. Per altri di questi poveri cani e gatti caduti nella trappola, invece, non c'è stato niente da fare.

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