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Bocciata per le troppe assenze, ma non andava a scuola per evitare i bulli: il Tar promuove la 12enne

Una bambina di 12 anni è stata bocciata in un istituto sardo a causa delle troppe ore di assenza. La piccola aveva ottimi voti, ma evitava di andare in classe per non incontrare i suoi bulli.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Bocciata con un eccellente rendimento scolastico ma troppe ore di assenza. Almeno 342, secondo quanto riportato nei registri scolastici, nel corso dell'anno. La ragazzina protagonista della vicenda, però, voleva evitare di stare in classe con i suoi bulli. Il tutto è avvenuto in una scuola della Sardegna.

I genitori della studentessa di seconda media hanno presentato ricorso e ora la I sezione del Tar di Cagliari ha annullato il provvedimento voluto dall'istituto sardo all'inizio dell'estate, disponendo l'ammissione alla terza media e un nuovo scrutinio entro 15 giorni. Secondo i giudici non è stata infatti valutata la particolare situazione di disagio della studentessa. La vicenda è stata riportata dall'Unione Sarda e dal quotidiano Il Messaggero.

Per il Tar, la scuola non si è soffermata sulla possibilità di procedere a una valutazione relativa al livello di preparazione della ragazzina, anche se i voti riconoscevano il suo ottimo rendimento scolastico "in modo contraddittorio rispetto alla bocciatura". Secondo i registri scolastici, infatti, la dodicenne aveva ottenuto nel primo quadrimestre due valutazioni pari a 10/10, sette valutazioni di 9/10 e tre di 8/10. La media era di oltre 8,9.

"Non si può ritenere che il Consiglio di classe non fosse al corrente della particolare situazione – conclude la sentenza -. La mamma ha cercato di interloquire con i responsabili dell'istituto fin dall'ottobre 2021 per segnalare il disagio della figlia presentando oltre 300 messaggi ricevuti dalle compagne di scuola. Al momento della valutazione finale, il Consiglio di classe disponeva anche della valutazione psicodiagnostica del distretto socio-sanitario che aveva evidenziato un quadro di sensibilità della ragazza compatibili con i disagi provocati da un cattivo inserimento nella classe".

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