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Matteo Messina Denaro

“Bloccato nel traffico per le commemorazioni di sta minchia” su Falcone: la chat di Messina Denaro

Il 23 maggio, anniversario della Strage di Capaci, Matteo Messina Denaro invia una nota audio in una chat con alcune pazienti della clinica La Maddalena di Palermo: “E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate. Sull’asfalto. E non si muove per le commemorazioni di sta minchia”.
A cura di Davide Falcioni
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La foto scattata da Messina Denaro in auto nel giorno delle commemorazione del giudice Falcone
La foto scattata da Messina Denaro in auto nel giorno delle commemorazione del giudice Falcone
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"E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate. Sull'asfalto. E non si muove per le commemorazioni di sta minchia": sono le parole pronunciate dall'ex capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro il 23 maggio scorso, data non casuale: quel giorno, da ormai più di trent'anni, si stavano tenendo le commemorazioni della strage mafiosa di Capaci, costata a vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della sua scorta.

Quel giorno Messina Denaro doveva probabilmente raggiungere la clinica La Maddalena di Palermo – dove sarebbe stato arrestato il 16 gennaio scorso – per sottoporsi a delle terapie. Comunicando in chat con alcune pazienti conosciute durante la terapia oncologica, il mafioso esprimeva il suo fastidio perché, a causa delle celebrazioni, era rimasto bloccato nel traffico.

"Porco mondo", imprecava nel messaggio registrato che l'ANSA è in grado di pubblicare, e concludeva "qua mi sono rotto i coglioni di brutto". Il testo delle conversazioni del capo mafia latitante per trent'anni è stato anticipato al Corriere della Sera dalla trasmissione di Massimo Giletti ‘Non è l'Arena', che questa sera su La7 farà ascoltare diverse chat vocali inviate da Messina Denaro a due amiche.

L'uomo, che non avrebbe rivelato alle donne la sua vera identità, raccontava loro della sua malattia e si confidava. "Mi sento abbandonato. Come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale. Tutto questo per me è lo squallido avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?", scriveva.

In uno dei messaggi il capo mafia, che di sé aveva detto di essere un imprenditore divorziato, riferisce di un desiderio espresso dalla madre. "C'è Anna, sarebbe la ragazza che sta assieme a mia madre. Ieri sera mi cerca, ha trovato un foglio scritto di pugno di mia madre. Si rivolge a me e dicendo che quando sarà morta, al suo funerale, ma chi lo dice che io muoio dopo di lei, lei non lo sa questo ma lo so io, – commenta – vuole la banda musicale che deve suonare un unico motivo la marcia del kaiser quella che fanno a Vienna per il capodanno. E quindi ora vuole sta cosa allora si deve fare perché le volontà delle persone si mantengono".

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