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Bimbo morto dopo circoncisione a Genova: il “santone” trovato su internet e pagato 80 euro

Emergono dettagli sulla tragedia che si è consumata la notte tra martedì e mercoledì a Genova, dove un neonato di poche settimane è morto in seguito a una circoncisione. La mamma, la nonna e l’uomo che avrebbe praticato l’intervento sono stati arrestati: quest’ultimo avrebbe chiesto 80 euro per operare.
A cura di Susanna Picone
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La mamma e la nonna del piccolo Zion, il bambino di poche settimane morto nella sua casa nel quartiere di Quezzi di Genova la notte tra martedì e mercoledì in seguito a una circoncisione, avrebbero trovato su Internet l’uomo che poi materialmente avrebbe eseguito questo genere di intervento sul piccolo. Non lo conoscevano personalmente, ma tramite la comunità nigeriana avevano saputo di lui. Così lo avrebbero contattato su Facebook e il “santone” avrebbe chiesto 80 euro per l’intervento da effettuare sul neonato. A raccontare cosa è accaduto nelle ore precedenti alla morte del bambino di Genova sono state la mamma e la nonna, poi arrestate in seguito all’interrogatorio con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Come ricostruisce Il Secolo XIX, è stata la nonna – Katherine, di quarantacinque anni, arrivata in Italia dalla Nigeria più di trenta anni fa –  a dire appunto come sarebbe stato trovato questo “santone”, anche lui arrestato poche ore dopo la morte del piccolo. “Non lo conoscevo direttamente. Lo avevo contattato tramite il suo profilo Facebook dopo aver saputo nella comunità nigeriana che praticava questo genere di interventi. Abbiamo pagato circa 80 euro ma quando nel tardo pomeriggio lo abbiamo chiamato per dirgli che il piccolo stava male ci ha detto semplicemente di mettere una pomata e non preoccuparci più di tanto”, avrebbe spiegato la donna, tra le lacrime, negli uffici della squadra mobile. Con lei c’è sua figlia Maris A., casalinga di venticinque anni, mamma del piccolo Zion.

Il "santone" bloccato a Ventimiglia – Sono state mamma e nonna del bambino a chiamare il 118 la notte tra martedì e mercoledì quando hanno capito che il neonato aveva bisogno d’aiuto. Ma una volta arrivati i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del piccolo e chiamare la polizia. Loro sono state portate subito in questura mentre il “santone” che avrebbe praticato la circoncisione è stato bloccato a Ventimiglia. Secondo la polizia l'uomo – un trentaquattrenne di origini nigeriane – stava scappando verso la Francia dopo essere stato chiamato nella notte dalla madre e dalla nonna del piccolo perché il bimbo stava male. Gli investigatori della squadra mobile lo hanno rintracciato nei pressi del confine tramite il cellulare.

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