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Bimbo di 3 mesi ricoverato a Vasto, intossicato dal detersivo: forse era sul biberon, indagata la madre

È indagata per maltrattamenti la mamma del bimbo di 3 mesi e mezzo ricoverato all’ospedale di Vasto con sintomi di intossicazione forse dovuto a tracce do detersivo sul biberon. Si tratta di un atto dovuto volto a stabilire nel dettaglio quanto accaduto e a tutela della stessa donna.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Sta meglio il bimbo di 3 mesi e mezzo che due giorni fa è stato ricoverato all'ospedale di Vasto con sintomi di avvelenamento ed è stato sottoposto a lavanda gastrica. Il piccolo, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti che indagano sulla vicenda, potrebbe aver ingerito del detersivo. Tra le ipotesi la più probabile è quella che il suo biberon non fosse stato pulito in modo da eliminare tutte le tracce di detersivo e che quindi ci si trovi di fronte a un semplice incidente domestico.

Della vicenda dai contorni ancora da chiarire si sta occupando anche la stampa locale. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Vasto e coordinate dal sostituto procuratore Silvia Di Nunzio.

A portare il piccolo, che ora è fuori pericolo, al pronto soccorso dell'ospedale vastese sono stati i genitori. Il padre è stato ascoltato dai Carabinieri, la mamma, 42enne originaria di un comune della zona, dopo essere stata visitata, è stata accompagnata per accertamenti in una struttura specializzata e, come riporta Il Messaggero, sarebbe sotto indagine al momento per maltrattamenti. Si tratterebbe tuttavia di un atto dovuto, volto a stabilire nel dettaglio quanto accaduto e a tutela della stessa donna.

Quello che bisognerà chiarire nei prossimi giorni è come il neonato sia venuto a contatto con il detersivo per le stoviglie e come lo abbia potuto ingerire, se per contatto con il ciuccio o il biberon, che non erano stati adeguatamente risciacquati dopo il lavaggio, o se le ragioni vadano ricercate altrove. Per questo, i carabinieri che indagano sulla vicenda hanno acquisito tutte le cartelle cliniche redatte dai sanitari e dal primario del reparto di Pediatria, Patrizia Brindisino, dove il bimbo è ricoverato con una prognosi di una settimana. Il pubblico ministero Silvia Di Nunzio ha anche disposto il sequestro dell'abitazione dove vive la famiglia per portare avanti tutti gli accertamenti del caso.

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