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Bimbo di 11 anni rifiutato dalla famiglia perché autistico: gara di solidarietà per sostenerlo

Alla base della drammatica decisione dei familiare del minore ci sarebbe una oggettiva difficoltà economica dei parenti accompagnata da mancanza di sostegno. Per questo dalla fondazione Trentina per l’Autismo consigliano a tutti quelli che voglio dare una ano di aiutare le famiglie in difficoltà per evitare altri casi analoghi.
A cura di Antonio Palma
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È gara di solidarietà per aiutare il ragazzino di 11 anni rifiutato dalla famiglia perché affetto da autismo e per questo ora affidato al Tribunale dei Minori. La sua storia, resa nota via social dagli operatori di Casa Sebastiano, centro per l’autismo che si trova a Trento, infatti aveva emozionato e colpito tutta Italia e da giorni ormai allo stesso centro arrivano decine di telefonate e messaggi di chi vorrebbe fare qualcosa per aiutarlo. A raccontarlo sono i responsabili della stessa struttura ricordando a tutti quelli che lo vorrebbero a casa loro che al momento è ancora presto per agire perché si deve attendere la decisione del Tribunale a cui è stato affidato. "Ci stanno contattando diverse associazioni e strutture desiderose di dare un mano, molte persone e famiglie addirittura si stanno offrendo per l’affido o l’adozione. A questo proposito vogliamo fare chiarezza: il bambino risiede in altra regione ed è affidato al Tribunale dei Minori della relativa regione, non è quindi affidato a noi e non si trova nella nostra struttura" hanno spiegato dal centro.

Il piccolo infatti è residente in Veneto e il centro trentino è stato solo contattato per capire se potesse ospitarlo visto che nella sua zona non vi sono centri disponibili. Alla base della drammatica decisione dei familiare del minore ci sarebbe una oggettiva difficoltà economica dei parenti accompagnata da mancanza di sostegno. A questo proposito la Fondazione Trentina per l’Autismo ha ricordato che potrà dare il suo supporto ai genitori, che possono rivolgersi a loro da subito, ma ha anche lanciato un appello a tutti perché ognuno offra la propria collaborazione per aiutare queste famiglie. "Potete fare tanto per molti bambini e famiglie con disabilità, già da oggi, rivolgendovi alle associazioni del vostro territorio, aiutando i vostri vicini di casa, i compagni di scuola dei figli… Non lasciamoli soli o situazioni critiche come quella appena successa si ripresenteranno" hanno sottolineato dalla fondazione.

"La condizione del Disturbo dello Spettro Autistico non concede tregue. Confidiamo che questa esposizione mediatica serva a che le istituzioni si attivino al più presto là dove i servizi e il sostegno sono carenti: in alcune parti d’Italia esistono realtà d’eccellenza, ma in moltissime altre manca quasi tutto, dalla riabilitazione ai centri residenziali che possano consentire un futuro dignitoso e un po’ di serenità alle moltissime famiglie che vivono le difficoltà quotidiane dell’autismo e di tante altre gravi disabilità" hanno concluso dalla fondazione.

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