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Bertan, l’ad arrestato di Grafica Veneta, “non sapeva delle violenze sui lavoratori”: “Non c’entro”

Giorgio Bertan, uno dei due manager di Grafica Veneta tra gli arrestati nell’operazione che ha sgominato un’organizzazione di pakistani che sfruttava lavoratori connazionali, avrebbe scoperto il trattamento che la ditta riservava ai dipendenti solo leggendo l’ordinanza: “Se c’erano delle situazioni sbagliate, che non andavano bene, non sono imputabili a me”.
A cura di Susanna Picone
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“Non c’entro. Se c’erano delle situazioni sbagliate, che non andavano bene, non sono imputabili a me”. Si difende Giorgio Bertan, uno dei due manager di Grafica Veneta tra gli arrestati dai carabinieri di Cittadella (Padova) nell'operazione che ha sgominato un'organizzazione di pakistani che sfruttava lavoratori connazionali. L’altro manager della celebre azienda nel campo editoriale (nota per aver stampato, tra gli altri, i libri di Harry Potter) finito ai domiciliari è Giampaolo Pinton. Bertan è l'amministratore delegato, Pinton è il direttore dell'area tecnica di Grafica Veneta Spa.

L’indagine che ha portato agli arresti dell'altro giorno è iniziata nel maggio del 2020 quando a Piove di Sacco era stato trovato sulla strada un operaio pakistano con le mani legate dietro la schiena, vittima di un violento pestaggio e di rapina. I carabinieri hanno scoperto che le aggressioni erano legate allo sfruttamento di lavoratori da parte di un'organizzazione che si avvaleva della facciata di una società di lavoro interinale con sede nel Trentino. I due manager da lunedì si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di reclutamento e impiego di manodopera in condizioni di sfruttamento. Secondo la Procura, i due dirigenti di Grafica Veneta erano a conoscenza della situazione di illegalità e dei metodi violenti usati dall'organizzazione per soggiogare e intimidire i lavoratori.

Subito dopo gli arresti con una nota Grafica Veneta ha espresso solidarietà ai coinvolti nella vicenda sostenendo di non sapere nulla delle condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti gli operai e ora l’avvocato di Bertan ai giornali descrive una persona serena “rispetto a tutto ciò che è stato costruito dagli inquirenti intorno a lui” e di grandi principi morali, dispiaciuto di essere finito in una vicenda come questa. L’avvocato – scrive il Corriere del Veneto – sostiene che il manager di Grafica Veneta ha scoperto il trattamento che la ditta riservava ai dipendenti solo leggendo l’ordinanza. Entro domani gli arrestati verranno interrogati.

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