Bergamo, la docente agli studenti: “Trasferitevi in Calabria, cerebrolesi”

Lei si chiama Alessandra Szego, è una docente di Diritto penale avanzato e Criminologia presso l'Università di Bergamo, e a giudicare da un post sulla sua bacheca di facebook non ha molta stima per i suoi studenti. La donna, infatti, avrebbe scritto: "Trasferitevi in Calabria. Avrete un futuro scintillante di consigliori della ‘ndrina. Perché qui non c’è più posto per voi, cerebrolesi". Il post si riferiva alla restituzione di un esame di diritto penale di ieri ed era associato a un link del celebre film Full Metal Jacket. La frase – con un chiaro sfondo razzista – è rimasta online fino alle 16 e 30 di ieri, quindi è stata rimossa ed ha suscitato un vespaio di polemiche e commenti tra gli studenti. Uno, ad esempio, ha raccontato al Corriere di Bergamo: "È terribile che un’insegnante scriva queste parole. Anche in classe la professoressa usa spesso toni inappropriati e ci dà dei “calabresi”. Da quando è iniziato il semestre, a settembre, il clima a lezione è diventato sempre più pesante. Ma il colmo è arrivato con quella frase su Facebook, in cui ci intimava di andare in Calabria a fare i consiglieri della ‘ndrangheta perché qui non c’è posto per cerebrolesi come noi. È profondamente offensivo, siamo sconcertati".

Sulla questione è stata sollecitata anche la preside della facoltà, che oggi incontrerà gli studenti ma ieri ha detto: "Mi serve tempo per dare risposte a questa vicenda. L’episodio in sé, così come me l’hanno raccontato gli studenti, presenta indubbi profili di allarme, ma prima di tirare conclusioni affrettate bisogna contestualizzarlo. È doveroso muoversi con una certa attenzione, con questa docente non avevamo mai avuto problemi». L’insegnante, intanto, ieri ha tentato di difendersi cancellando il post incriminato dalla sua bacheca e dicendo di non averlo né scritto né letto: "Quelle parole non le ho pubblicate io e non le ho nemmeno cancellate. Quel post non l’ho mai visto e, se voi l’avete visto, credo l’abbiano messo gli studenti che sono risultati insufficienti all’ultimo compito scritto, per una ritorsione nei miei confronti. Può darsi che i giovani abbiano preso un file caricato da me sul web mesi fa, quello del Sergente Hartman e, violando la mia password di Facebook, abbiano scritto una frase sopra quel video che mi fa tanto ridere…".