60 CONDIVISIONI

Beniamino Zuncheddu, assolto dopo 33 anni in carcere: “Ero giovane, mi hanno rubato tutto”

Beniamino Zuncheddu, pastore sardo, era entrato in carcere due mesi prima di compiere 27 anni con l’accusa di triplice omicidio e ne è uscito a 59 anni per non aver commesso il fatto, come stabilito dalla Corte d’appello di Roma. “Ero giovane allora. Ora sono vecchio. Loro mi hanno rubato tutto” dice a Fanpage.it.
A cura di Biagio Chiariello
60 CONDIVISIONI
Immagine

"È stata una cosa bellissima, la aspettavo da tanti anni". 30 per la precisione, dopo tutto questo tempo Beniamino Zuncheddu, il pastore accusato nel 1991 di aver ucciso altri 3 pastori per una faida tra famiglie a Sinnai, in provincia di Cagliari, è stato assolto. "È una cosa inspiegabile" ha detto a Fanpage.it. Beniamino era entrato in carcere due mesi prima di compiere 27 anni e ne è uscito a 59 anni. Nel processo di revisione la Corte d’appello penale di Roma ha stabilito che non è stato lui ad uccidere Gesuino Fadda, 56 anni, il figlio Giuseppe, di 24 anni, proprietari di un ovile, e l dipendente Ignazio Pusceddu, 55 anni.

"Ora voglio curarmi, devo farlo perché sto troppo male" ha detto a margine della conferenza stampa convocata presso la sede dei Radicali a Roma. I giudici hanno ora disposto l’invio degli atti, relativi a tre false presunte testimonianze alla procura locale, tra cui quella dell’allora poliziotto che svolse le indagini e che mostrò a uno dei testimoni, sollecitandone la conferma dell’individuazione e del riconoscimento, una foto di Zuncheddu. "Non so perché l'hanno fatto" ha detto l'uomo.

A Zuncheddu nel corso di questi anni è stato chiesto di pentirsi: "Ma per cosa? Io non devo ravvedermi di nulla. Non devo pagare per ciò che non ho fatto. Non ho mai accettato di farlo, perché non c'entravo niente" ha detto. "Il Paese ha sempre creduto all'innocenza di Beniamino e ovviamente questo percorso degli ultimi mesi ha fatto sì che tanti tasselli del mosaico formassero la scritta: ‘Beniamino Zuncheddu libero'" ha aggiunto l'avvocato difensore Simone Monni.

"Non ho risentimento per quello che mi hanno fatto. Alla fine non cambia nulla se ti arrabbi" ha detto ancora il 59enne. "Sono passati 33 anni, ero giovane allora. Ora sono vecchio. Loro mi hanno rubato tutto: la possibilità di avere una famiglia, di costruire qualcosa, di essere un cittadino libero" conclude.

60 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views