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Covid 19

“Balzo dei ricoveri e dei morti Covid: +40% in una settimana”. L’allarme della Fondazione Gimbe

In aumento i contagi e con essi anche i ricoveri e i decessi. Gimbe: “Le infezioni hanno già determinato un incremento di quasi tremila posti letto COVID in area medica: dai 3.293 del 24 settembre ai 6.259 dell’11 ottobre, con alcune Regioni che mostrano già segni di sovraccarico”.
A cura di Davide Falcioni
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Aumentano i contagi e con essi anche i ricoveri e i decessi.

Il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe – relativo alla settimana 5-11 ottobre – rileva un quadro epidemiologico in peggioramento in tutta Italia.

Rispetto alla settimana precedente crescono i nuovi casi (293.902 vs 244.353), i decessi (393 vs 281), i casi attualmente positivi (520.919 vs 491.811), le persone in isolamento domiciliare (514.436 vs 486.842), i ricoveri con sintomi (6.259 vs 4.814) e le terapie intensive (224 vs 155).

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In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Morti: 393 (+39,9%), di cui 9 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: +69 (+44,5%)
  • Ricoverati con sintomi: +1.445 (+30%)
  • Isolamento domiciliare: +27.594 (+5,7%)
  • Nuovi casi: 293.902 (+20,3%)
  • Casi attualmente positivi: +29.108 (+5,9%)
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Cartabellotta: "Sale la curva dei casi settimanali"

Spiega Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE: "Per la quarta settimana consecutiva sale la curva dei nuovi casi settimanali, seppur in maniera meno ripida (+20,3%): da quasi 245 mila della settimana scorsa arrivano a sfiorare quota 294 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 42 mila casi al giorno".

Ad esclusione della Basilicata (-11,5%), l’aumento riguarda tutte le Regioni (dal +4,2% dell’Abruzzo al +60,5% della Valle D’Aosta) e quasi tutte le Province: dal +0,3% di Teramo al +75,4% di Sassari; solo in 6 province si registra un calo di casi: dal -14,6% di Potenza al -0,4% di Siracusa.

Le province con l'incidenza più alta

L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 56 Province: Biella (1.116), Sondrio (1.011), Verbano-Cusio-Ossola (998), Vicenza (946), Bolzano (941), Belluno (910), Trento (905), Udine (863), Como (809), Padova (795), Treviso (788), Perugia (772), Venezia (765), Torino (757), Rovigo (744), Verona (743), Forlì-Cesena (709), Novara (703), Cuneo (702), Lecco (699), Aosta (697), Trieste (691), Pordenone (687), Terni (661), Asti (648), Varese (637), Ravenna (633), Brescia (633), Pescara (615), Ascoli Piceno (613), Alessandria (613), Reggio nell'Emilia (607), Chieti (604), Gorizia (598), Fermo (598), L'Aquila (590), Rimini (588), Vercelli (586), Macerata (575), Piacenza (574), Monza e della Brianza (572), Mantova (562), Pavia (557), Ancona (555), Frosinone (553), La Spezia (552), Lucca (549), Ferrara (549), Savona (542), Modena (530), Rieti (529), Teramo (529), Lodi (527), Bologna (520), Siena (508), Cremona (508) (tabella 2).

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-5 ottobre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,18 milioni di reinfezioni, pari al 6,5% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 22-28 settembre è del 15,5% (n. 37.423 reinfezioni), in calo rispetto alla settimana precedente (17,8%).

Ospedali, crescono ricoveri in area medica e terapia intensiva

"Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – si conferma l’inversione di tendenza nelle terapie intensive registrata la scorsa settimana (+44,5%) oltre a un ulteriore balzo dei ricoveri in area medica (+30%)".

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In termini assoluti, i posti letto COVID in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 125 il 25 settembre, sono risaliti a quota a 244 l’11 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, sono arrivati a quota 6.259 l’11 ottobre. All’11 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 9,8% in area medica (dal 4% del Molise al 44,8% della Valle D’Aosta) e del 2,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle d’Aosta al 6,9% del Friuli Venezia-Giulia) (figura 8). Contestualmente tornano a salire, dopo 6 settimane, i decessi: 393 negli ultimi 7 giorni (di cui 9 riferiti a periodi precedenti), con una media di 56 al giorno rispetto ai 40 della settimana precedente.

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Aumentano le somministrazioni di quarte dosi di vaccino

Spiega Gimbe che "nella settimana 5-11 ottobre crescono i nuovi vaccinati: 1.297 rispetto ai 1.247 della settimana precedente (+4%). Di questi il 35,6% è rappresentato dalla fascia 5-11: 462, con un incremento del 6,2% rispetto alla settimana precedente. Cresce tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 325 (+3,2% rispetto alla settimana precedente).

Per quanto concerne la quarta dose la platea è "di 19,1 milioni di persone: di queste, 13,7 milioni possono riceverlo subito, 1,8 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 3,6 milioni l’hanno già ricevuto. Al 12 ottobre (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 3.581.242 quarte dosi, con una media mobile di 27.467 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 17.201 della scorsa settimana (59,7%)".

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Cartabellotta: "Alcune regioni mostrano già segni di sovraccarico"

"La ripresa della circolazione virale – conclude Cartabellotta – ha già determinato un incremento di quasi tremila posti letto COVID in area medica: dai 3.293 del 24 settembre ai 6.259 dell’11 ottobre, con alcune Regioni che mostrano già segni di sovraccarico. Oltre che generato un impatto, seppur modesto, nelle terapie intensive e invertito la curva dei decessi. Sul versante vaccinazioni, l’incremento di quasi il 60% delle somministrazioni giornaliere lascia ben sperare rispetto alla necessità di aumentare in tempi brevi le coperture di anziani e fragili, strategia fondamentale per ridurre l’impatto sugli ospedali nella stagione autunno-inverno, insieme all’utilizzo della mascherina nei luoghi al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati".

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