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AstraZeneca, il Regno Unito: “Il nostro contratto con l’azienda conta più di quello dell’UE”

AstraZeneca ha consegnato all’UE meno di un sesto delle dosi previste per il primo trimestre del 2021. Il ministro britannico della Salute, Matt Hancock ha spiegato le ragioni dei ritardi dell’azienda anglo-svedese nei confronti di Bruxelles: “L’Europa ha un contratto di ‘migliori sforzi’ e noi abbiamo un accordo di esclusiva: il nostro contratto prevale sui loro”.
A cura di Davide Falcioni
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Avrebbe dovuto consegnare 120 milioni di dosi entro la fine di marzo, ma a cinque giorni dalla chiusura del primo trimestre del 2021 AstraZeneca ha consegnato appena 18 milioni di dosi all'Unione Europea, meno di un sesto di quelle previste. Lo si apprende da fonti UE. Il colosso farmaceutico anglo-svedese aveva annunciato un taglio da 120 a 30 milioni mettendo in seria difficoltà i paesi europei, ma ad oggi mancano ancora all'appello una decina di milioni di dosi e non si sa se l'azienda riuscirà a garantire le forniture prevista. Un grosso interrogativo, in particolare, riguarda le 29 milioni di dosi trovate nei giorni scorsi nello stabilimento Catalent di Anagni. Ieri il commissario Ue Thierry Breton ha spiegato: "Quel che è certo è che a parte una quantità prevista per Covax, per i Paesi poveri, il resto delle dosi sarà distribuito esclusivamente tra i Paesi dell'Unione europea". Il commissario ha aggiunto che le dosi di Anagni provengono dallo stabilimento Halix di AstraZeneca, che si trova nei Paesi Bassi e che non ha ancora ottenuto l'autorizzazione dall'Agenzia europea dei medicinali: "I dati sono già stati inviati all'Ema e ci aspettiamo una risposta nei prossimi giorni – ha spiegato il commissario Ue – Quando ottengono il visto come laboratorio di produzione, possono essere distribuiti tra i Ventisette".

Vaccini AstraZeneca, l'UK all'UE: "Il nostro contratto con l'azienda conta di più"

Mentre l'Unione Europea fatica a far rispettare i contratti ad AstraZeneca il Regno Unito fa la voce grossa. Il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, ha spiegato che Londra ha stipulato un contratto "di esclusiva" con la casa farmaceutica anglo-svedese, mentre l'Unione europea l'UE ne ha stipulato uno basato sui "migliori sforzi" da parte dell'azienda. Per questo, secondo il ministro, gli accordi stipulati dal governo britannico prevarrebbero su quelli europei. Hancock ha aggiunto che l'Unione Europea non dovrebbe sospendere le esportazioni verso la Gran Bretagna del vaccino prodotto nello stabilimento olandese, proprio per la natura degli accordi contrattuali stipulati con la casa farmaceutica. "Ritengo che le nazioni che si basano sul libero commercio seguano il diritto contrattuale", ha detto il ministro. "Loro hanno un contratto di ‘migliori sforzi' e noi abbiamo un accordo di esclusiva: il nostro contratto prevale sui loro. Si chiama diritto contrattuale. È molto semplice".

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