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A chi andranno le 29 milioni dosi di vaccino Astrazeneca trovate nello stabilimento di Anagni

Le dosi di vaccino di AstraZeneca dello stabilimento di Anagni saranno divise tra i Paesi poveri, inclusi nel progetto Covax, e gli Stati dell’Unione europea. Lo assicurano sia il commissario Ue Breton che la stessa azienda anglosvedese. Draghi ha ricostruito la vicenda in Parlamento, spiegando che oggi due lotti sono tornati alla casa madre in Belgio, ma che ora non sa dove andranno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Non si placa la polemica sui lotti di dosi di vaccino anticovid AstraZeneca dello stabilimento di Anagni. A ricostruire la vicenda è stato il presidente del Consiglio, che ha risposto alla Camera dei deputati alle tante domande dei parlamentari sulla questione. Draghi ha raccontato di essere stato contattato sabato sera dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che gli ha segnalato che questi lotti di vaccino non tornavano nei conti e sarebbero stati in giacenza nello stabilimento della Catalent ad Anagni. Draghi ha spiegato, su suggerimento della presidente della Commissione, di aver chiesto a Speranza di ordinare un'ispezione dei Nas che, inviati immediatamente, hanno identificato i lotti la mattina successiva. A quel punto, ha continuato il presidente del Consiglio, sono stati bloccati, mentre oggi sono partiti due lotti per la casa madre di AstraZeneca, in Belgio. "Dove andranno da lì non lo so", ha ammesso Draghi. Ma "la sorveglianza continua", ha promesso.

La spiegazione su che fine faranno le 29 milioni di dosi di AstraZeneca dello stabilimento di Anagni l'ha data il commissario Ue Thierry Breton: "Quel che è certo è che a parte una quantità prevista per Covax, per i Paesi poveri, il resto delle dosi sarà distribuito esclusivamente tra i Paesi dell'Unione europea", ha annunciato alla radio spagnola Cadena Ser. Breton ha aggiunto che le dosi di Anagni provengono dallo stabilimento Halix di AstraZeneca, che si trova nei Paesi Bassi e che non ha ancora ottenuto l'autorizzazione dall'Agenzia europea dei medicinali: "I dati sono già stati inviati all'Ema e ci aspettiamo una risposta nei prossimi giorni – ha spiegato il commissario Ue – Quando ottengono il visto come laboratorio di produzione, possono essere distribuiti tra i Ventisette".

L'Unione europea chiede chiarimenti all'azienda, soprattutto per ciò che riguarda possibili esportazioni fuori dall'Ue. AstraZeneca ha spiegato che "ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a Covax". Ma anche che nello stabilimento di Anagni ci sono "altri 16 milioni di dosi di vaccino in attesa di superare il controllo di qualità che sono destinate all'Europa", precisando che "quasi 10 milioni di dosi saranno consegnate ai Paesi dell'Ue durante l'ultima settimana di marzo, con il saldo ad aprile". AstraZeneca ha anche precisato che "non si tratta di una scorta".

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