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Covid 19

Andrea Gambotto, ricercatore italiano che studia il vaccino per il coronavirus “Test su volontari”

400 microaghi fatti di zuccheri e proteine virali da applicare come un cerotto sulla cute. Il ricercatore barese Andrea Gambotto e il suo team dell’università di Pittsburgh stanno lavorando ad un vaccino anti Covid19 sotto forma di cerotto che sarà in grado quindi di somministrare il prodotto attraverso la cute.
Intervista al Dott. Andrea Gambotto
ricercatore dell'University of Pittsburgh School of Medicine
A cura di Simona Berterame
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Andrea Gambotto è un ricercatore barese che sta lavorando nel team dell'University of Pittsburgh School of Medicine per realizzare il vaccino anti Covid-19. I test sui topi, hanno spiegato i ricercatori pubblicando l'esito sulla rivista EBiomedicine (Lancet), hanno dato buoni risultati poiché non è stata osservata nessuna tossicità negli animali. Ora il team è pronto per partire con la fase 1, ovvero la sperimentazione sull'uomo grazie a dei volontari. "L'obiettivo primario è valutare se c'è tossicità – spiega Gambotto – poi in caso di esiti positivi possiamo iniziare a ragionare sull'efficacia del prodotto". I tempi? Almeno 6-8 mesi per avere i risultati della sperimentazione sull'uomo, se non ci sono intoppi. Per avere il vaccino perciò bisognerà aspettare ancora molto tempo. Si tratta dello stesso team che ha sviluppato nel 2003 il primo vaccino contro la Sars 1 e hanno poi studiato nel 2014 un vaccino per un altro coronavirus, la Mers.

L'italiano nel team

Da quando si è diffusa la notizia che il loro vaccino per il coronavirus ha superato la fase dei test sui topi il suo telefono squilla in continuazione. "Il fatto che io sia italiano chiaramente ha avuto un po' più di risonanza – ammette il ricercatore – però adesso l'importante è trovare un vaccino prima possibile e non importa che sia a firma italiana, cinese o giapponese. Il vaccino non avrà nazionalità, dovrà semplicemente svolgere il suo compito per aiutare la popolazione di tutto il mondo". Ad incuriosire molto le persone è anche la forma di questo vaccino che sarà quella di un cerotto con 400 minuscoli microaghi, fatti interamente di glucosio e frammenti di proteina. Il vaccino avrà le dimensioni di un polpastrello e somministrerà frammenti della proteina spike attraverso la cute, dove la reazione immunitaria è più forte. In questo modo sarà possibile utilizzare una quantità minore di vaccino per ogni singola applicazione poiché quando invece il vaccino viene iniettato nel muscolo si diluisce in tutto il corpo, quindi per generare una risposta efficace serve una maggiore quantità.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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