Ancona, 15enne si uccide buttandosi dal balcone. La vicina: “Metteva il velo solo se c’era suo padre”
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"Il velo? Lo portava solo se c’era il padre, sennò non lo metteva". Così al Corriere della Sera una vicina di casa della giovane 15enne di nazionalità bengalese morta giovedì 2 novembre in ospedale per trauma cranico, dopo essere precipitata tre giorni prima dal balcone dell’abitazione dove viveva con la famiglia ad Ancona.
Saranno le indagini coordinate dalla procura a far luce sul decesso della giovane. Al momento il padre, 49 anni, è indagato dai pm di Ancona per istigazione al suicidio. L’ipotesi della Procura è che dietro quel dramma ci sia l’ombra di un matrimonio combinato in Bangladesh.
La ragazza viveva insieme ai genitori, al fratello, alla famiglia della sorella, sposata e con due figli piccoli. "I miei genitori vogliono che io mi sposi" pare avesse confidato ad una maestra, in terza media, che aveva poi segnalato il caso ai Servizi sociali del Comune.
Stando a quanto ricostruito finora dagli inquirenti, sulla base anche delle analisi del telefonino e del diario della vittima, pare che la 15enne martedì scorso, quindi all'indomani del presunto insano gesto compiuto, avesse in programma una visita ginecologica all’ospedale Salesi ma non sarebbe stata contenta di andarci.
"Siamo i primi a voler conoscere cosa sia davvero accaduto a mia sorella, e questo dal cuore: sono tre giorni che non faccio altro che andare in Questura", racconta il fratello 26enne della giovane. "Vivo in Italia da 17 anni, ho chiesto la cittadinanza; qui mi piace, lavoro come operaio, ma dopo questa botta vediamo, so che resterò distrutto per tutta la vita, lo stesso i nostri genitori", aggiunte il ragazzo.