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Coronavirus, equipaggio ha paura e non parte per Milano: American Airlines blocca i voli

Il volo AA198 della American Airlines sarebbe dovuto partire alle 18.05 dall’aeroporto Jfk di New York per atterrare a Milano Malpensa: ma il personale si è rifiutato di salire a bordo, dove c’erano circa 200 passeggeri tra cui una delegazione di 22 avvocati italiani in missione istituzionale, per timore della diffusione dell’epidemia di Sars-Cov-2 nelle Regioni del Nord Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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L'equipaggio ha paura del coronavirus e non vuole partire per il Nord Italia: l'aereo resta a terra e il volo da New York a Milano viene cancellato. È successo sabato pomeriggio per il volo AA198 della American Airlines, che sarebbe dovuto partire alle 18.05 dall'aeroporto Jfk per atterrare a Malpensa: ma il personale si è rifiutato di salire a bordo, dove c'erano circa 200 passeggeri tra cui una delegazione di 22 avvocati italiani in missione istituzionale a New York, per timore della diffusione dell'epidemia di Sars-Cov-2 nelle Regioni del Nord Italia. In un primo momento la partenza è stata rimandata, ma infine il volo è stato cancellato. Dopo l'episodio, l'American Airlines ha deciso di sospendere tutti i voli da e per Milano fino al prossimo 24 aprile.

Una decisione che arriva poco dopo quella del Dipartimento di Stato, che ha alzato il livello di allerta per l'Italia da 3 a 4. Un portavoce della compagnia americana ha confermato al Corriere della Sera che il volo è stato cancellato per "timori legati al coronavirus nel Nord Italia". Secondo quanto comunicato dalla compagnia, tutti i passeggeri sarebbero stati sistemati su altri voli per il capoluogo lombardo, anche se ne frattempo la decisione di American Airlines rischia di creare non pochi disagi nei collegamenti tra le due città e in generale nei trasporti da e per l'Italia, già compromessi dal rifiuto di diverse compagnie di volare nel nostro Paese. L'avvocato Alessandro Mezzanotte, uno dei passeggeri dell'AA198, ha raccontato all'Ansa che le procedure di imbarco erano state avviate regolarmente: erano stati controllati 5 dei 9 gruppi totali di passeggeri che si dovevano imbarcare, ma poi gli ingressi al Boeing sono stati bloccati.

Chi si trovava già a bordo è dovuto scendere, mentre gli altri sono rimasti a terra: il personale avrebbe spiegato di trovare rischioso un viaggio nel Nord Italia quando appena qualche ora prima il governo statunitense aveva consigliato di astenersi dai viaggi nelle aree colpite dal virus, a meno che non fossero necessari. "Quando già si era proceduto all'imbarco di 5 dei 9 gruppi di viaggiatori, gli ingressi sono stati bloccati e coloro che erano saliti sono stati fatti scendere. Sbarrato il finger. A chi chiedeva informazioni, il personale ha spiegato a voce dei timori dell'equipaggio, senza però fornire soluzioni", ha detto Mezzanotte, sottolineando che sarebbero stati consolato e ambasciata italiana negli States a trovare un'alternativa per il gruppo di avvocati. I quali, conclude, hanno passato una notte in albergo per poi tornare a casa con un aereo di Alitalia.

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