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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Allerta alimentare per il salame, il Ministero della Salute: “Non mangiatelo”

Pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di salame “Stortina di nonna Maria” a marchio L’Artigiano del Salame per la presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto interessato è venduto in confezioni di pezzatura di 300 grammi con il numero di lotto avente data 30 aprile 2021; prodotto da Mantovani Pierluigi (IT 9 – 957/L), nello stabilimento di via C.so C. Battisti 16 a Sanguinetto, in provincia di Verona.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo relativo ad un lotto di salame “Stortina di nonna Maria” a marchio L’Artigiano del Salame per la presenza di Listeria monocytogenes. Il salume interessato è venduto in confezioni di pezzatura di 300 grammi con il numero di lotto avente data 30 aprile 2021. Il salame richiamato è stato prodotto da Mantovani Pierluigi (IT 9 – 957/L), nello stabilimento di via C.so C. Battisti 16 a Sanguinetto, in provincia di Verona.

"Non mangiatelo"

Nell’ottica d’informazione giornaliera in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai consumatori che hanno acquistato il lotto sopra indicato del salume, di non consumarlo e a consegnarlo al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

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Gli altri richiami per Listeriosi

Non si tratta del primo richiamo alimentare legato alla presenza di Listeria monocytogenes. L'ultimo in ordine di tempo.è quello di un lotto di vitello tonnato all'inizio del mese di luglio. La listeria è un batterio che può provocare l’infezione della listeriosi nel caso si consumino cibi contaminati. Come spiegano dall’Istituto superiore di Snaità, può contaminare qualunque livello della catena di produzione e consumo degli alimenti. Può crescere e riprodursi a temperature variabili da 0 a 45°C, e tende a persistere nell’ambiente, quindi e essere presente anche in alimenti trasformati, conservati e refrigerati.

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