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Allarme nei cieli italiani: aereo “sospetto” in volo tra l’Elba e Milano, intervengono Eurofighter

il velivolo non identificato senza contatto radio, era diretto all’aeroporto di Bresso. È stato scortato fino all’atterraggio da due caccia intercettori Eurofighter del 51° Stormo di Istrana.
A cura di Biagio Chiariello
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Allarme nei cieli italiani nel pomeriggio di ieri 17 luglio: le misure di sicurezza dall'aeronautica militare sono entrate in azione con due caccia intercettori Eurofighter del 51° Stormo di Istrana (Treviso) che hanno ricevuto un ordine di decollo immediato – in gergo tecnico scramble – dal Caoc (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente Nato responsabile dell’area, per verificare una traccia non identificata di un velivolo che non era in contatto radio con gli enti del traffico aereo civile ed era in rotta verso il Settentrione.

Una volta raggiunto il velivolo grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” a terra, in coordinamento con il Comando Operazioni Aero-spaziali di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata che si occupano della sorveglianza dello spazio aereo nazionale e Nato, è stata subito effettuata la prevista procedura di “visual identification” per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Si trattava di un ultraleggero decollato dall’Isola d’Elba e diretto all’aeroporto di Bresso, poi scortato fino all’atterraggio.

Sono quattro gli Stormi dell’Aeronautica Militare che con gli assetti Eurofighter assicurano il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani ed il 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea nazionale sono stati integrati anche i velivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani e che sono stati i primi aeroplani di 5^ generazione ad essere stati impiegati dalla Nato per sorvegliare lo spazio aereo dell’Alleanza in una operazione Nato di Air Policing.

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