Alessandro Coatti ucciso in Colombia, diffuse le foto dei presunti killer: la salma del 38enne arrivata in Italia

Si chiamano Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, Andrea Camila Berdugo Escorcia, Brian Augusto Cantillo Salcedo i quattro presunti assassini di Alessandro Coatti, il ricercatore italiano di 38 anni ucciso e fatto a pezzi in Colombia due mesi fa.
Sono tre ragazzi e una ragazza, età media 20 anni. I primi due sono stati catturati a Medellín e nel comune di Arjona (Bolívar), la terza e il quarto rispettivamente a Bogotá D.C. e Santa Marta. La svolta nel caso è arrivata sabato 21 giugno, quando i quattro sono stati arrestati.

L'ipotesi è che i quattro facciano parte di una banda criminale che prende di mira gli stranieri: le vittime venivano drogate per derubarle dei loro beni, solitamente svuotando i conti bancari e portando via i cellulari che avevano con sé. Con Coatti, però, la situazione potrebbe essere sfuggita di mano ai rapitori e degenerata nella morte del ricercatore.
Secondo quanto stabilito dall'autopsia effettuata in Colombia, il biologo è deceduto per una serie di colpi inferti con oggetti contundenti e solo in un secondo momento il corpo è stato smembrato. Intanto l'ambasciata d'Italia a Bogotà ha reso noto che è arrivata a Ravenna la salma del 38enne ed è stata messa a disposizione della autorità italiane.

Mercoledì sarà eseguito un nuovo esame autoptico sul corpo del 38enne, affidato al medico legale Dario Raniero, che consisterà in un'approfondita tac sulle varie parti del corpo. Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, l’indagine in Colombia sta andando avanti.
Sarebbero in corso accertamenti sull’esistenza di altri membri del gruppo che potrebbero aver partecipato al delitto. Camilo George, segretario del Governo di Santa Marta, ha inviato "un messaggio alla famiglia del cittadino italiano Coatti, siamo molto addolorati per quanto accaduto, non sarebbe mai dovuto succedere, ma di fronte a questo esecrabile fatto abbiamo unito tutti gli sforzi possibili per arrivare a questo punto".