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Albiano Magra. Il sopravvissuto del ponte crollato: “Ho un bimbo di 5 anni. Ero convinto di morire”

La drammatica testimonianza di Andrea Angelotti, l’autista del corriere rimasto coinvolto nel crollo del ponte di Albiano. Operato per una frattura ad una vertebra, per fortuna sta bene. “Mi sono tornate in mente in modo vago le immagini del ponte Morandi. Vivere tutto questo in prima persona è stato terrificante”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Ho visto il ponte che mi crollava in faccia. Ho un bambino di 5 anni, potete immaginare quello che ho pensato”. Dal letto di ospedale dove è ricoverato da ieri mattina il 37enne Andrea Angelotti ricorda così gli attimi drammatici vissuti sul ponte di Albiano Magra dove stava transitando con il suo mezzo. Il corriere è stato operato ieri sera all’ospedale Cisanello di Pisa per la frattura di una vertebra e per fortuna si trova in buone condizioni. “Mi sono visto arrivare incontro i pezzi del ponte che veniva giù – ha raccontato oggi al Tg1 visibilmente provato – la sezione di asfalto si è impennata e me la sono trovata davanti come fosse un muro. Ho subito pensato “ecco, ci siamo, sono morto”. Il suo furgone, che al momento del crollo si trovava all’incirca a metà del ponte, è caduto nel vuoto per circa 10 metri.  “Mi sono tornate in mente in modo vago le immagini del ponte Morandi. Vivere tutto questo in prima persona è stato terrificante, incredibile”. Fortunatamente ne è uscito ‘solo’ con quella frattura alla vertebra. L’altro uomo rimasto coinvolto nel crollo, un tecnico della Tim, è invece uscito con le sue gambe dalla vettura, illeso.

Crollo del ponte sul Magra, la procura apre fascicolo

La procura di Massa ha aperto un fascicolo, finora senza indagati, ipotizzando "delitti colposi" in relazione al "crollo di costruzioni o altri disastri" in relazione al crollo. «E' stata disposta l'acquisizione di tutti gli atti che riguardano la storia del ponte – spiega Marco Mansi, facente funzione di procuratore capo -, dalla sua ricostruzione nel 1949, visto che fu fatto brillare durante la guerra, fino ai giorni nostri. Potrebbe essere importante capire con quali materiali fu costruito e con che progetto. Allo stesso tempo acquisiremo gli atti che riguardano la manutenzione degli ultimi anni: gli interventi fatti e i controlli sulla stabilità”. Verrà anche richiesta “una perizia sullo stato del terreno anche a seguito di alcuni movimenti tettonici” verificatisi “nelle circostanze fino a poche settimane prima del crollo”.

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