Agguato nel Torinese, arrestati padre e figlio per l’omicidio di Gabriele Raimondi

Due persone di origini sinti sono state arrestate dai Carabinieri perché ritenute responsabili dell’omicidio di Gabriele Raimondi, il quarantasettenne di San Giusto Canavese colpito nel corso di una sparatoria avvenuta sabato scorso fuori da una villetta di Montalenghe. I due fermati sono padre e figlio residenti in Canavese. Il movente, da quanto emerso, è da ricondursi a dissidi di carattere economico emersi in ambienti criminali. A indagare sulla sparatoria di sabato, durante la quale è rimasto ferito anche un carabiniere che in quel momento si trovava sul posto per un sopralluogo, i militari del Comando provinciale di Torino coordinati dalla procura di Ivrea. Gabriele Raimondi era un parente del proprietario della villetta (che appartiene a una nota famiglia sinti della zona) contro cui gli aggressori hanno fatto fuoco.
Ferito anche un carabiniere – Nell’agguato di sabato Gabriele Raimondi era stato colpito all’addome e, in condizioni gravissime, era stato portato all’ospedale Cto di Torino dove però i medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. La vittima è morta per choc emorragico. Il carabiniere ferito, un brigadiere colpito al gomito, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere alcune schegge del proiettile. Il militare stava svolgendo degli accertamenti nella villetta dopo la denuncia del proprietario di una presunta aggressione della sera precedente quando è stato ferito. Il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Emanuele De Santis, si era recato in ospedale subito dopo la sparatoria per sincerarsi delle sue condizioni.