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Aggressione a Marta Novello, la squadra del 15enne: “Scioccati. Lo abbiamo cresciuto”

Mogliano Veneto è divisa in due: da una parte chi conosce Marta ed è scioccata da quanto poteva succederle, dall’altra chi invece quel 15enne lo ha cresciuto fino al giorno dell’aggressione. Entrambe le parti descrivono due ragazzi normali in due fasi della vita diverse. La squadra del 16enne è incredula: “Lo abbiamo cresciuto. Siamo scioccati”
A cura di Elia Cavarzan
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Erano le ore 17 del 22 marzo e Marta Novello, di 26 anni, stava facendo jogging in via Marignana in località Marocco di Mogliano Veneto, quando un 15enne in bicicletta l'ha affiancata e l'ha aggredita. Venti coltellate in tutto: tentato omicidio aggravato e tentata rapina aggravata. Dopo aver lottato per la vita, Marta ha riaperto gli occhi il 25 marzo e ora si sta riprendendo.

La comunità di Mogliano Veneto, si è fermata a quel tardo pomeriggio del 22 marzo: ogni sera una candela accesa per Marta su molte finestre della città fino a quando non ha riaperto gli occhi. Il sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato, ha parole di conforto per la famiglia della giovane e l'intera comunità: "Abbiamo acceso un lumino ogni sera fino a quando non si è ripresa. Marta è una studentessa modello, una ragazza forte conosciutissima in città. Capiremo cosa è successo quella sera attendendo i responsi degli inquirenti che continuano a seguire la pista della rapina finita male. Anche l'aggressore era conosciuto in città e non aveva mai dato segni di squilibrio o altro. Intanto, ho portato il mio saluto e il mio sostegno al padre di Marta, Luigi Novello, ex presidente di quartiere, anche lui molto attivo nella realtà parrocchiale della frazione".

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L'avv. Matteo Scussat, legale dell'assalitore, nella mattinata di venerdì 26 marzo ha accompagnato il ragazzo 15enne davanti al giudice che ha emesso per lui un'ordinanza di custodia cautelare: "Non posso rivelare l'atteggiamento del ragazzo e neanche quali siano state le sue risposte. Io non ho avanzato ulteriori richieste all'ordinanza del giudice", spiega a commento dell'intera vicenda. Il ragazzo resta dunque nel carcere minorile di Treviso, a Santa Bona.

Il Marocco Calcio invece, realtà sportiva che ha visto crescere il 15enne, è scioccato. Allenatore e compagni di squadra sono sconvolti da quanto accaduto. "Ha mai praticato uno sport? -raccontano dal campo da calcio- Immagini sapere, dall'oggi al domani, che un compagno di gioco ha fatto una cosa del genere. Non ci sono parole: non c'è commento che regga. Siamo tutti scioccati. L'abbiamo visto crescere qui". Alla stampa locale la squadra racconta un ragazzo come tutti gli altri: disciplinato sul campo da calcio, sereno e allegro durante gli allenamenti.

La comunità di Mogliano si raccoglie nella paura per quanto sarebbe potuto accadere a Marta Novello, oramai fuori pericolo e in grado di ricordare l'intera aggressione. I residenti riflettono da giorni sull'efferatezza di un atto che ha lasciato tutti sconvolti, soprattutto perché compiuto da un ragazzino così giovane.

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