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Ad Alba i funerali di Davide Giri, il ricercatore ucciso a New York: “Grazie per il tuo esempio”

Nella parrocchiale del Mussotto di Alba le esequie del 30enne ammazzato a New York: “È stato bello averti, l’amore che ci hai dato e quello che hai ricevuto sono immortali”
A cura di Biagio Chiariello
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Oggi pomeriggio, 18 dicembre, nella parrocchia della Trasfigurazione di Mussotto d’Alba, in Piemonte, si sono tenuti i funerali di Davide Giri, il ricercatore della Columbia University ammazzato lo scorso 3 dicembre a New York. Una folla numerosa è accorsa per dare l'ultimo saluto allo studente 30enne. Abbracci, commozione e lacrime per il tragico evento che ha stroncato la brillante carriera di Davide e gettato nello sconforto mamma Pina e papà Renato, il fratello Michele e la sorella Caterina, mentre don Franco Gallo e il suo successore don Pierluigi Voghera benedicevano l’urna con le spoglie di Davide.

“Grazie Davide per il tuo esempio. Hai fatto parte della migliore gioventù italiana, nonostante tu sia dovuto emigrare per dare forma ai tuoi sogni e al tuo futuro. Sei il migliore esempio per questo paese – ha detto il parroco Don Franco Gallo durante l’omelia – il gesto folle di un disadattato ha messo fine al tuo corpo ma non ha tutte le cose belle che in poco tempo hai saputo realizzare.”

Durante la funzione si sono succeduti i messaggi di commiato dei suoi cari, a partire dalle parole della giovane fidanzata Ana: "Con te ho trovato una casa lontana da casa. Oggi piango, ma ti prometto che continuerò a sorridere al mondo, ai sogni, alle speranze che abbiamo avuto. Grazie per avermi regalato momenti speciali, grazie per avermi lasciato degli amici e una famiglia".

Poi quelle del fratello Michele: "Col tuo esempio è stato facile crescere. Nella nostra diversità eravamo una coppia perfetta, insieme in squadra eravamo immarcabili. Hai sempre amato la vita e l’hai vissuta al duecento per cento (…)", le sue parole prima di ricordare la gioia dell’ultima videochiamata ("Eri un fiume in piena, pronto per il lavoro dei tuoi sogni") e lo strazio della tragedia: "Aspetto ancora che mi dicano che è tutto un sogno… noi ora soffriamo, per il mondo ingiusto e crudele che ti ha voltato le spalle e strappato alla vita. Ma avrò sempre con me il pezzo di cuore che mi hai regalato. Averti come fratello mi ha sempre riempito di orgoglio".

Ci mancherai – ha voluto ricordare poi la madre Pina –. Ci mancherà il tuo passo felpato, il tono di voce pacato, le tue mani morbide e delicate, il tuo sorriso che ci apriva il cuore. La tua sincerità e schiettezza delicata, e la tua tenerezza. Eri capace di tutto. Eri aperto al mondo, ma tornavi sempre a casa con un dono, segno del tuo amore. Ora sei tornato alla casa del cielo, da dove sei venuto. Dio aveva scelto noi per portarti a questo mondo e ci siamo sempre sentiti onorati da te, orgogliosi. È stato bello averti. D’ora in poi ci mancherà un pezzo di noi. Non sappiamo ancora come faremo a proseguire, ma siamo sicuri che l’amore che ci hai dato e quello che hai ricevuto sono immortali".

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