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“Accompagnateci con le Harley”: il no dei bikers ai funerali del padre omicida

“Mi rivolgo ai bikers, accompagnateci con le Harley, vogliamo sentire il rombo dei motori”. Così aveva scritto su Facebook Claudio Baima Poma prima di uccidere il figlioletto e uccidersi nella casa di Rivara del Canavese, riferendosi alle esequie. Non andrà così. “Il giorno dei funerali la mia Harley resterà in garage – scrive Marco, un biker – ma mi fermerò tre minuti per dedicare una preghiera ad Andrea”.
A cura di Angela Marino
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Voleva che una schiera di motociclisti, quelli con cui partecipava ai raduni, accompagnassero il suo feretro e quello di suo figlio nella cerimonia funebre. Hanno detto no. I bikers con cui Claudio Baima Poma, l'uomo che ha ucciso suo figlio a colpi di pistola e si è ucciso, condivideva la passione per le motociclette Harley, hanno reagito con dolore e rabbia a questa ultima richiesta contenuta nel post di addio su Facebook."Mi rivolgo ai bikers – aveva scritto l'operaio di Rivara la notte del 21 settembre – accompagnateci con le Harley, vogliamo sentire il rombo dei motori. E ricordatevi di noi, ogni volta che andrete in moto. Andrea e il suo papà per sempre insieme".

Non andrà così. Le esequie del piccolo Andrea si celebreranno oggi, a nel parco di Villa Ogliani, a Rivara nel Canavese, dove il sindaco ha proclamato il lutto il cittadino ‘ma solo per Andrea'. Non ci saranno cortei con moto rombanti, ma solo il dolore sordo di una comunità che non ha compreso l'imponderabile tragedia andata in scena tra le mura della villetta in cui padre e figlio condividevano il tempo da trascorrere insieme. Non riescono a farsene una ragione anche gli amici harleysti, che nella pagina Facebook di Baima Poma hanno lasciato commenti carichi di sgomento e di rabbia.

“Ricordo Claudio e Andrea. Il bambino era una gioia. Il più giovane a partecipare ai nostri raduni – scrive Marco – sinceramente, non chiedetemi giudizi. Dico solo che l’amore che si trasforma in odio non è amore e mai lo è stato. Il giorno dei funerali la mia Harley resterà in garage ma mi fermerò tre minuti per dedicare una preghiera ad Andrea. Questa è la mia scelta”. Claudio Baima Poma, 47 anni, ha sparato al figlioletto di undici anni mentre dormiva con una pistola di marca ‘Beretta' con matricola abrasa, detenuta illegalmente. Dopo aver ucciso suo figlio ha rivolto la pistola contro se stesso e si è ucciso. Poco prima aveva condiviso su Facebook una lettera rivolta alla ex compagna, Iris Pezzetti, in cui annunciava che sarebbe ‘partito per un lungo viaggio' con il figlioletto.

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