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A Taranto bambini con ansia, depressione e quoziente intellettivo più basso a causa dell’ex Ilva

Uno studio pubblicato su Nature “certifica effetti neurotossici sinergici di piombo e arsenico sui bambini di Taranto residenti nei quartieri vicini al polo industriale”. In particolare si evidenziano disturbi del comportamento, rischi di autismo, ansia, depressione e un quoziente di intelligenza inferiore.
A cura di Davide Falcioni
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L'inquinamento ambientale causato dall'ex Ilva di Taranto ha gravi effetti anche sul quoziente intellettivo dei bambini che vivono nei quartieri vicini allo stabilimento siderurgico, soprattutto i rioni Tamburi e Paolo VI. A renderlo noto – come riferisce il Comitato per la Salute e per l'Ambiente di Taranto (a cui aderiscono Peacelink, Genitori Tarantini, Comitato Quartiere Tamburi, Articolo 32, LiberiAmo Taranto e Lovely Taranto)- è "una nuova ricerca recentemente pubblicata in inglese sulla prestigiosa rivista internazionale Nature", che "certifica effetti neurotossici sinergici di piombo e arsenico sui bambini di Taranto residenti nei quartieri vicini al polo industriale. Questo ha destato in noi forte preoccupazione".

Autismo, ansia, depressione e QI basso per colpa dell'inquinamento

Lo studio pubblicato su Nature si è concentrato in particolare sull'interazione tra l'arsenico (trovato nelle urine) e il piombo (trovato nel sangue), evidenziando che il combinato tra i due inquinanti sarebbe in grado di causare maggiori disturbi del comportamento, rischi di autismo, ansia e depressione. Per questo, in una lettera inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il Comitato tarantino chiede  "un urgente intervento per fermare gli impianti dell'area a caldo dell'ex Ilva, ormai improcrastinabile". "Questo studio – aggiunge il Comitato per la Salute e per l'Ambiente di Taranto – riprende, continua e approfondisce uno studio già condotto a Taranto sull'impatto che l'inquinamento industriale ha sul quoziente di intelligenza dei bambini. Aggiunge nuove conoscenze sull'impatto comportamentale" ed emerge "che gli effetti del piombo e dell'arsenico non solo si sommano ma si amplificano reciprocamente".

Le associazioni di Taranto: "No al decreto salva Ilva, ricorreremo all'ONU"

Al governo guidato da Mario Draghi, che ha più volte dichiarato di avere a cuore la questione ambientale, le associazioni tarantine chiedono di "smentire le voci che danno per imminente un nuovo decreto salva-Ilva che sarebbe una grave atto di protervia e di irresponsabilità. Vi scriviamo per annunciarvi che intendiamo rivolgerci al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino, con sede a Ginevra per segnalare questa situazione dei bambini di Taranto con piombo nel sangue e arsenico nelle urine". "L'immissione di piombo e arsenico in atmosfera – conclude il Comitato – va fermata. Il tempo dell'attesa e delle proroghe è finito. Siamo di fronte all'acclarata persistenza di un rischio neurotossico inaccettabile".

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