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Covid 19

A 23 anni intubata in intensiva covid a Bologna: “Come lei tanti giovani sani ma non vaccinati”

La ragazza ricoverata per covid non ha nessun’altra patologia apparente, né malattie pregresse ma non è vaccinata” ha rivelatoChiara Gibertoni, direttrice dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Come lei tanti altri giovani sani e non vacinati. “Pur non facendo distinzione tra pazienti, si fa più fatica ad avere la stessa empatia di quando non c’era il vaccino” ammettono i medici.
A cura di Antonio Palma
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"Abbiamo ricoverato in terapia intensiva una ragazza di 23 anni. Non ha nessun'altra patologia apparente, né malattie pregresse ma non è vaccinata” a rivelarlo è Chiara Gibertoni, direttrice dell’ospedale Sant'Orsola di Bologna, confermando che ormai la stragrande maggioranza dei ricoveri covid riguarda non vaccinati e lanciando l’ennesimo appello alla vaccinazione anti covid anche tra i giovani. “La ragazza ha un quadro di Covid grave, una polmonite bilaterale tipica del virus ed è intubata" ha sottolineato Gibertoni attestando quando il virus possa avere conseguenze molto grave anche su giovani e sani. “Due giorni fa il Sant'Orsola ha dimesso un 23enne dopo un ricovero di 15 giorni, compresa la terapia intensiva e nemmeno lui era vaccinato” ha aggiunto la direttrice del Sant’Orsola intervistata dalle testate bolognesi.

"In terapia intensiva, dove ci sono 10 persone, sono praticamente tutti non vaccinati. In degenza ordinari, dove ne abbiamo 42, metà sono vaccinati, ultra 80enni e sono entrati per altre patologie, l'altra metà non è vaccinata e ha la malattia” elenca ancora Gibertoni. "Alcuni dicono di non aver fatto in tempo a prenotarsi" per il vaccino, "altri che hanno paura per il poco tempo in cui è stato sperimentato il vaccino. Qualcuno ammette che se tornasse indietro si vaccinerebbe" ha ricordato ammettendo che "pur non facendo distinzione tra pazienti, si fa più fatica ad avere la stessa empatia di quando non c'era il vaccino". “Devo essere sincero: sono quasi più stanco degli atteggiamenti di chi non vuole vaccinarsi che del Covid in sé, ne sentiamo di tutti i colori” ha ammesso anche Andrea Zanoni dirige la Covid Intensive Care, la terapia intensiva Covid al padiglione 25 del Sant’Orsola

Il Sant'Orsola come tanti altri ospedali deve fare i conti con una nuova impennata di ricoveri covid che ha costretto a riaprire i vecchi reparti covid chiusi e ad allestire nuovi posti letto. “Al padiglione 25 abbiamo 42 letti di degenza ordinaria, che sono tutti pieni, e 14 di terapia intensiva, di cui 10 occupati. Venerdì apriamo un altro reparto di 20 letti di degenza ordinaria al primo piano. Potenzialmente possiamo aumentare ancora".

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