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All’esame di maturità si può copiare, lo dice il Consiglio di Stato

La storia di una studentessa campana che era stata esclusa dagli esami perché beccata a copiare ma che poi è stata riabilitata. Il Consiglio di Stato le ha dato ragione in quanto il suo (eccellente) percorso scolastico vale di più dello stesso esame.
A cura di Susanna Picone
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Il Consiglio di Stato ha dato ragione a una studentessa campana affermando di fatto che in alcuni casi, al di là dei divieti e delle raccomandazioni di professori e commissioni esaminatrici, si può copiare all’esame di maturità. Lei, infatti, aveva copiato ma non è stata bocciata. La particolare sentenza del Consiglio di Stato arriva in seguito ai diversi ricorsi fatti dalla studentessa: la giovane, che aveva copiato un intero passo dell’esame dal suo smartphone, era stata esclusa dalla prova.  Provvedimento motivato dall’art.12 comma 5 dell’Ordinanza Ministeriale N°41/2012, che dice: “I candidati saranno pertanto invitati a consegnare alla commissione, nei giorni delle prove scritte, telefoni cellulari di qualsiasi tipo (comprese le apparecchiature in grado di inviare fotografie e immagini), nonché dispositivi a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere. I candidati medesimi saranno avvertiti che nei confronti di coloro che fossero sorpresi ad utilizzare le suddette apparecchiature è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, la esclusione da tutte le prove”.

Come si è salvata da una bocciatura che sembrava inevitabile – A questo punto la studentessa aveva fatto ricorso al Tar della Campania che però ha dato ragione a chi l’aveva esclusa dalla maturità. Poi è arrivato il ricorso al Consiglio di Stato che, invece, ha detto che aveva ragione lei. Questo perché, secondo il Consiglio di Stato, deve essere valutato il percorso scolastico dell’allievo ancor prima dell’esame di maturità. E in questo caso la “copiona” era una studentessa modello. L’articolo di legge che sembrava condannarla alla fine l’ha dunque salvata: l’articolo 13 al comma 1 specifica infatti che la valutazione dell’esaminando deve essere calcolata sulla base di un insieme di elementi come il curriculum scolastico e le competenze acquisite durante il percorso di studi. Dato che lei aveva ottenuto negli anni dei risultati eccellenti, questa realtà non ha potuto non incidere sulla sua valutazione finale. E così la studentessa è riuscita a salvarsi da una bocciatura che sembrava inevitabile.

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