Afghanistan: a Kunduz si combatte casa per casa, coinvolti militari Nato

Scontri armati sempre più violenti tra le forze armate regolari afghane e miliziani talebani a Kunduz dopo la controffensiva delle truppe di Kabul per riconquistare la città. Dopo i raid aerei dei giorni scorsi da parte dell'aviazione miliare statunitense, nel centro abitato ormai si combatte casa per casa per conquistare singoli quartieri. Del resto Kunduz non rappresenta solo la prima grande città riconquistata dai talebani dopo la loro cacciata, ma è anche uno dei principali crocevia nel nord del Paese e per questo strategica dal punto di vista dei movimenti. L'esercito afghano la lanciato una nuova offensiva questa notte facendo arrivare sul posto circa 5mila militari schierati presso l'aeroporto di Kunduz anche grazie al sostegno aereo degli Usa. Secondo la Bbc durante questo dispiegamento di forze anche alcuni militari della Nato, in città come consiglieri delle forze afgane, sarebbero stati coinvolti negli scontri a fuoco.

Come annunciato dal portavoce delle forze americane, il colonnello Brian Tribus, sul posto in effetti sono stati schierate anche forze speciali della missione della Nato in Afghanistan a sostengo delle truppe governative. Secondo indiscrezioni si tratterebbe in particolare di soldati d'elite americani, britannici e tedeschi, che fanno parte di 13mila soldati stranieri ancora dispiegati in Afghanistan. Il Pentagono dal suo canto ha assicurato che l'appoggio americano al governo di Kabul per riprendere il controllo della città non mancherà. "Metteremo a disposizione mezzi sufficienti per garantire il mantenimento del controllo del territorio da parte delle forze afghane" hanno sottolineato da Washington. A parte la riconquista del quartier generale della polizia, le forze di sicurezza afghane per il momento controllano solo una minima parte della città anche perché i talebani hanno disseminato mine e ordigni esplosivi tutto attorno alla città occupata.