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Aereo caduto Etiopia, tra le vittime Sebastiano Tusa, assessore Regione Sicilia e archeologo

L’archeologo siciliano di fama internazionale figura nella lista dei passeggeri del Boeing 737 della Ethiopian Airlines che si è schiantato questa mattina e facendo registrare 157 vittime e nessun superstite.
A cura di Giorgio Scura
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PALERMO – Nella lista passeggeri del Boeing 737 della compagnia aerea Ethiopian Airlines schiantatosi poco dopo il decollo da Addis Abeba, c'è anche l'archeologo italiano di fama mondiale Sebastiano Tusa. Tra i 149 passeggeri ed 8 membri dell'equipaggio, nessuno si è salvato. Secondo le prime informazioni, ci sarebbero otto italiani tra le vittime, una delle quali potrebbe essere il famoso archeologo.

Tusa è anche assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana ed è Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenia, per un progetto dell'Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d'Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.E

Era diretto a Malindi, in Kenia, per una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo. L'Unesco ha espresso interesse a fare campo a Malindi per farne il centro di interesse storico e di recupero delle tradizioni e della cultura di tutto il Kenya. Il professor Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare della Regione siciliana, era stato chiamato proprio in virtù della sua competenza nel settore dell'archeologia marina. Le ricerche di Tusa e del suo staff, di concerto con il direttore del Museo Nazionale di Malindi Caesar Bita, hanno evidenziato grosse potenzialità nell'ambito dei ritrovamenti sotto la superficie dell'oceano indiano, al largo di Malindi.

"Tra le vittime c'era anche un uomo delle istituzioni, un uomo di profonda cultura che aveva fatto della sua domenica di riposo una qualsiasi altra giornata di lavoro, allo scopo di promuovere l'immagine della Sicilia all'estero, per adempiere al suo ruolo di assessore ai Beni Culturali. Ciao Sebastiano, e' stato un onore conoscerti e lavorare con te". Lo scrive su Facebook il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché. "Morire di domenica mentre stai tornando da un impegno di lavoro puo' sembrare paradossale – dice Micciché -. Eppure c'e' tanta gente che lavora di domenica. Molti non ci crederanno, ma ci sono anche i politici, i parlamentari, i rappresentanti delle istituzioni il cui lavoro spesso li porta ad essere impegnati anche quando altri riposano davanti la tv o pranzano in casa con la famiglia"

Figlio del famoso archeologo Vincenzo Tusa. Laureato in Paletnologia. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni novanta è responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria vengono trovati tre ritratti imperiali romani. Nel 2004 è nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell'assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all'isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria.

Abbandonata la ricerca sul campo, si occupa di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani. Nel gennaio 2010 è stato nominato Socio Onorario dell'Associazione Nazionale Archeologi. Nel 2012 torna a dirigere la Soprintendenza del Mare. Nel marzo 2012 si candida al consiglio comunale di Palermo nella lista di FLI ma non è eletto. L'11 aprile 2018 viene nominato assessore ai Beni Culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi.

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