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Coppia uccisa a Bologna, fermato il coinquilino dei due uomini: Gennaro Maffia era appena arrivato in Spagna

È stato fermato a Barcellona Gennaro Maffia, il 48enne coinquilino di Luca Gombi e Luca Monaldi trovati morti nella loro casa di Bologna. L’uomo era coinquilino della coppia da agosto e presto avrebbe dovuto lasciare l’abitazione perché Gombi e Monaldi avevano deciso di metterla in vendita. Sul 48enne si concentrano le indagini per il delitto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Le vittime del duplice omicidio
Le vittime del duplice omicidio

È stato fermato a Barcellona Gennaro Maffia, il 48enne coinquilino di Luca Gombi e Luca Monaldi, di 50 e 54 anni. L'uomo viveva con i due coniugi a Bologna e aveva preso nell'agosto scorso una stanza in subaffitto. Monaldi e Gombi avevano messo in vendita la casa e la decisione aveva causato diverse liti con il coinquilino. Molte discussioni avevano anche portato all'intervento dei carabinieri.

L'uomo è stato fermato a Barcellona, secondo quanto scrive Il Resto del Carlino, poco dopo essere atterrato. Il 48enne si era imbarcato questa mattina sul volo delle 7.55 dall'aeroporto Marconi ed era ricercato dopo l'intervento delle forze dell'ordine richiesto da un vicino di casa che aveva udito le urla dei due uomini uccisi.

Su Maffia si concentrano le indagini per l'assassinio dei due, uniti civilmente dal 2023. Secondo le autorità, l'italiano nato in Venezuela voleva fare ritorno nel Paese, dove si trova la sua famiglia. Stando alle prime evidenze delle indagini, il duplice omicidio si sarebbe verificato nelle prime ore del mattino, con le urla udite dai residenti del quartiere intorno alle 6.30. Le autorità hanno sequestrato diversi coltelli sulla scena del crimine e tra questi si cerca l'arma del delitto.

La coppia aveva intenzione di vendere la casa di piazza dell'Unità per trasferirsi in campagna. L'inquilino avrebbe dovuto lasciare a breve l'appartamento e questa scelta aveva fatto nascere una serie di discussioni violente. Da qui, secondo chi indaga, il delitto e la fuga del 48enne.

L'uomo risulta fermato, ma non è chiaro se abbia ammesso o meno qualche responsabilità. I rilievi sulla scena del crimine sono andati avanti per tutta la mattinata anche a causa delle condizioni nelle quali è stata trovata l'abitazione. Stando a quanto reso noto, infatti, sul luogo del ritrovamento dei corpi senza vita vi era moltissimo sangue.

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