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2 giugno, Di Maio: “Polemica sui migranti inopportuna”. E Fico lo bacchetta

Continuano le polemiche per il 2 giugno. Anche il vicepremier pentastellato è intervenuto sul botta e risposta tra Salvini e Fico: “Io e Roberto su queste questioni siamo molto diversi e non è una novità. Io non avrei mai alimentato questa polemica di distrazione di massa sui migranti il 2 giugno”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il botta e risposta tra il presidente della Camera Roberto Fico e il ministro degli Interni Matteo Salvini non è piaciuto al vicepremier pentastellato Luigi Di Maio: "Le parole di Fico? Io e Roberto su queste questioni siamo molto diversi e non è una novità. Io non avrei mai alimentato questa polemica di distrazione di massa sui migranti il 2 giugno. È una sua opinione, lui è il presidente della Camera, io il capo politico del M5S. Ad ogni modo mettiamo tutti da parte le polemiche e godiamoci questa festa", ha commentato all'Ansa, prima di partire per l'aeroporto destinazione Sardegna con la sua compagna.

Di Maio ha espresso il suo dissenso anche attraverso un post su Facebook: "Oggi è la festa di tutti i cittadini italiani, soprattutto di quelli che hanno perso la pazienza, che aspettano risposte, che non ne possono più di parole ma che si aspettano fatti, fatti concreti! Una festa che ci deve unire tutti. E io sto con gli uomini e le donne, civili e militari, che credono nell'Italia e nei suoi valori democratici – ha aggiunto – Invece anche il 2 Giugno si è trovato il modo di fare polemica, per di più davanti ai nostri soldati. È incredibile. Anziché scambiarsi attacchi e provocazioni ogni volta, la politica e le istituzioni devono fare per il Paese e per la sua gente, non parlare continuamente. Viva la Repubblica! Viva l'Italia!".

Questa mattina il pentastellato Fico ha provato a dare alle celebrazioni per il 2 giugno un significato differente, lanciando un messaggio di apertura ai rom e ai migranti: "La festa della Repubblica è anche la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom e ai sinti che sono qui in Italia e che hanno gli stessi diritti di tutti". Salvini ha subito replicato, a distanza: "Io dedico la Festa della Repubblica all'Italia e agli Italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l'onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli".

Il vicepremier leghista ha poi ribadito il concetto durante un comizio a Tivoli: "Se qualcuno pensava di infastidire Salvini ha sbagliato a capire. Oggi per qualcuno è la festa dei Rom e dei migranti, per me è semplicemente la festa degli italiani. Oggi qualcuno avrebbe dovuto portare rispetto", ha sottolineato, riferendosi appunto alle parole di Roberto Fico.

Roberto Fico replica ricordando la Costituzione

Il presidente della Camera Roberto Fico non si tira indietro, e ribatte ai due vicepremier ricordando gli articoli 2 e 3 della Costituzione: "Sono orgoglioso di onorare e servire la Costituzione Italiana. La Costituzione su cui hanno giurato tutti i ministri della Repubblica. La Repubblica che festeggiamo oggi riconosce, garantisce e tutela i diritti fondamentali dell’uomo. Di ogni uomo". Quindi ha scritto di seguito i due articoli.

Articolo 2
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”

Articolo 3
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali […]".

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