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Vendola, possibile la convergenza di Sel nel Pd. E su Renzi: “Rottama la rottamazione”

Il leader di Sel non esclude la possibilità della nascita di un nuovo soggetto di centrosinistra, che tenga insieme l’anima massimalista e qualla riformista.
A cura di Davide Falcioni
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In un'intervista rilasciata all'Huffington Post, Nichi Vendola ha chiarito la sua posizione in merito agli ultimi fatti della politica italiana: dalle traversie del Partito Democratico alle sparate di Matteo Renzi, passando per l'elezione del Presidente della Repubblica. Il leader di Sel, parlando dell'alleato Pd, ha spiegato che il problema è la "costruzione del soggetto politico della sinistra del futuro", non escludendo la possibilità che sinistra Ecologia e Libertà confluisca nel Partito Democratico: "Io credo – ha detto il governatore pugliese – che Sinistra ecologia e libertà sia nata proponendosi in partenza il tema della propria inadeguatezza. Ci siamo sempre posti come strumento a disposizione, abbiamo detto fin dall’inizio che più che un partito, volevamo riaprire la partita. Questa è la bussola che ci orienta e che ci rende più pesanti sulla scena pubblica di quanto non dica il consenso elettorale che abbiamo. Non c’è confluenza o una fusione a freddo, ma un problema che riguarda la natura e i nodi da sciogliere sulla natura del Pd. E poi ci sono le questioni di una formazione come Sel che non punta all’autosufficienza, ma alla costruzione di un luogo grande, che consenta non solo di dare casa a tutte le sinistre, una casa popolare, innovativa, accogliente e plurale ma che consenta il rimescolamento di tutte le culture politiche".

E di Matteo Renzi, il suo alter ego, Vendola ha affermato: "Considero Renzi un valore aggiunto del centrosinistra. E con questo spirito non ho capito molto la sua sortita. Penso che siamo in una fase molto delicata e drammatica della vita nazionale e c’è il rischio che in poche settimane il paese possa precipitare nel caos. Quindi, non capisco questa cattiva real politik per cui si vede solo un bivio: o il governissimo o le elezioni anticipate e non si vede un’occasione straordinaria di far saltare disegni e giochi di tutte le nomenclature. Per un attimo, ho avuto la sensazione che Renzi rottamasse la rottamazione e per questa via precipitasse in un realismo che è inadeguato alla sua personalità. Oggi c’è bisogno di curiosità, coraggio e innovazione, caratteristiche che riconosciamo a Renzi. Per questo mi spiace che vengano meno proprio ora che ce n’è bisogno". Il governatore pugliese ha anche smentito le voci di un inciucio con il Pdl per la scelta del Capo dello Stato: "Si sta pensando a un nome che non sia garante delle nomenclature, ma che risponda al popolo italiano e alla sua domanda di cambiamento e che sia un capo dello Stato custode sia dell’unità che dei valori della Costituzione".

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