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Torino, rapina un medico ma gli lascia il resto: “Mi servono solo 30 euro”

Armato di pistola, un 38enne identificato e arrestato dai carabinieri di Torino ha in più occasioni rapinato un medico di famiglia nel quartiere Barriera di Milano. “Giuro sui miei figli che glielo restituisco”, avrebbe detto il ladro.
A cura di S. P.
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Ha detto che gli servivano solo trenta euro e non di più e così, quando ha ottenuto dalle mani della sua vittima cinquanta euro e qualche spicciolo, lui ne ha restituiti venti. E alla sua vittima, un medico di famiglia del quartiere Barriera di Milano a Torino, ha anche promesso che avrebbe restituito quei soldi. Avrebbe agito così lo scorso 27 marzo un rapinatore, ora identificato e arrestato dai carabinieri di Torino. Si tratta di Giacomo S., un trentottenne del capoluogo piemontese che armato di pistola ha minacciato e rapinato un medico. E che appunto, da quanto emerso, al momento di scappare gli ha lasciato il resto. “Ho bisogno di trenta euro, non di più”, avrebbe infatti detto alla sua vittima. “Giuro sui miei figli che glieli restituisco”, avrebbe inoltre assicurato al medico. I carabinieri sono riusciti a rintracciare il particolare rapinatore grazie ad alcune testimonianze e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Arrestato su ordinanza del pm Alessandra Pfiffner, il trentottenne torinese è stato messo ai domiciliari.

Il rapinatore si era presentato dal medico già lo scorso settembre – Da quanto è emerso, non era la prima volta che il ladro agiva in questo modo. Il medico rapinato ha infatti riferito agli investigatori che un episodio simile si era già verificato lo scorso settembre. In quell’occasione lo stesso rapinatore, sempre armato di pistola, si era accontentato di diciotto euro. “Sono appena uscito di prigione e devo raggiungere mia moglie a Siena, per un funerale. Se non vado, lei chiede il divorzio. Non voglio farle del male ma se non trovo i soldi mi sparo e le sporco il muro”, aveva spiegato al dottore. In nessuno dei due episodi l'uomo è stato violento né col medico preso di mira né con i suoi pazienti che aspettavano il loro turno nell’ambulatorio.

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