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Smarrito in moto, vaga 4 mesi sulle Ande mangiando uvetta

L’uomo aveva deciso di attraversare la catena montuosa in moto, probabilmente per fuggire dalla polizia che gli dava la caccia. Ha vagato nella bufera di neve per 70 chilometri prima di trovare un piccolo rifugio abbandonato. I soccorritori lo davano ormai per morto.
A cura di D. F.
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La prima parola che ha pronunciato alla vista dei soccorritori è stata "miracolo". Raul Gomez Cincunegui, uruguaiano di 58 anni, si era smarrito oltre 4 mesi fa mentre era in sella alla sua moto e stava compiendo una traversata Cile-Uruguay. Il mezzo su cui viaggiava, tuttavia, è andato in panne sulle Ande e lui, in balia di continue e paurose bufere di neve, ha dovuto cavarsela da solo viaggiando a piedi. E' sopravvissuto solo grazie allo zucchero e all'uvetta che aveva portato con sé e dopo aver vagato per 70 chilometri nella neve, e con il terrore di morire, si è stabilito all'interno di un piccolo rifugio abbandonato nella valle di Los Patos.

I soccorritori lo hanno cercato per due mesi abbondanti finché il maltempo non ha avuto la meglio e li ha costretti a rinunciare. Raul Gomez per loro era ormai spacciato: impossibile sopravvivere sulle Ande in quelle condizioni meteo. Poi pochi giorni fa la sorpresa: tre funzionari del dipartimento di idraulica argentino, sorvolando l'area, si è accorto che in un piccolo rifugio abbandonato c'era un uomo. Era proprio Raul, dimagrito di 20 chili e quasi in fin di vita: è stato trasportato in un ospedale a San Juan, poi ha telefonato alla moglie e raccontato di essere fortunatamente sano e salvo. Ora resta da chiarire un lato oscuro: molto probabilmente, infatti, l'uomo stava fuggendo alla polizia cilena, che lo aveva accusato di aver violentato una bambina di otto anni. Per questa ragione aveva tentato di raggiungere in sella alla sua moto l'Uruguay.

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