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Torino, scuola propone “terapie per i gay”. Sospeso il corso dopo le polemiche

L’iniziativa dell’istituto cattolico Francesco Faà di Bruno aveva sollevato diverse polemiche: all’incontro dell’8 novembre, che ora è stato cancellato, doveva intervenire una dottoressa secondo la quale l’omosessualità sarebbe una malattia da cui si può guarire.
A cura di Susanna Picone
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Per il prossimo 8 novembre l’istituto cattolico Francesco Faà di Bruno di Torino, convenzionato con il comune, aveva organizzato un incontro sulla omosessualità che aveva immediatamente scatenato diverse polemiche. Nel corso del ciclo “Scuola per genitori” era stata invitata a parlare una specialista sostenitrice di terapie riparative. Si trattava di Chiara Atzori, specialista di malattie infettive e sostenitrice della terapia che ritiene l’omosessualità come una malattia da cui si può guarire. L’incontro era intitolato “Omosessualità: domande e risposte”. A suscitare l’indignazioni di molti era stato il volantino dell’incontro dai toni piuttosto omofobici in cui si faceva riferimento all’omosessualità che minaccia “la bellezza della famiglia naturale”. “A pochi giorni dall’ennesimo suicidio di un ragazzo omosessuale che è stato discriminato ed emarginato dalla nostra società non è accettabile che in una scuola il tema dell’omosessualità venga affrontato accostandolo a una malattia, considerando l’omosessualità una minaccia”, aveva detto la vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino Marta Levi. I consiglieri hanno chiesto perciò comunicazioni urgenti al sindaco Piero Fassino.

La scuola ha fatto un passo indietro – E dopo l’intervento politico la scuola ha fatto un passo indietro e ha sospeso l’iniziativa rivendicando però il suo diritto a trattare la questione in questi termini. In un comunicato della scuola si legge che l’istituto deplora che un ciclo d’incontri privati riservato ai genitori della scuola “sia stato pretestuosamente attaccato come manifestazione pubblica di omofobia”. Se da un lato l’iniziativa è stata sospesa, dall’altro la polemica però continua. Secondo alcuni la scuola ha il diritto di organizzare tali incontri. Anche Scelta civica presenterà una mozione alla Camera per stigmatizzare la cancellazione degli incontri in quanto si ritiene tutto ciò come un attacco alla libertà di opinione “ad opera della lobby politico-mediatica che sostiene l’ideologia del gender e che fa di tutto per silenziare chi sostiene il modello della famiglia naturale”.

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