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Scandalo negli Usa, colosso degli aborti vende organi dei feti morti

Il governatore della Lousiana ha annunciato l’immediata apertura di una inchiesta nei confronti di Planned Parenthood, un ente che gestisce 820 cliniche in tutti gli Stati Uniti: “Comportamento scioccante e macabro.”
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Aborto

Negli Stati Uniti è scoppiato uno scandalo in seguito alla scoperta che Planned Parenthood, il più noto ente americano per la difesa del diritto all’aborto, chiede soldi per cedere parti di feti abortiti. A dare il via alla bufera la decisione del “Center for Medical Progress”, un gruppo senza scopo di lucro che si occupa di etica medica, di diffondere un video in cui due attori, spacciatisi per dipendenti di una società che si occupa di procurarsi tessuto fetale per fini scientifici, hanno chiesto ad un alto dirigente di Planned Parenthood come potessero ottenerne in grande quantità.

“Molte persone ci chiedono cuori intatti in questo periodo – spiega nel video la dottoressa Deborah Nucatola, direttore medico di Planned Parentood, il più alto in grado nell’organizzazione – Ieri, per la rima volta ci hanno chiesto dei reni. Come sempre, quanti più reni intatti possibile.” La Nucatola, nel video, chiarisce che “l’organizzazione non vuole che questo sia percepito come una vendita di tessuti da parte della clinica o un modo di fare profitto. Vogliono che ci si accordi su una cifra per cui non sembri che loro stanno avendo un profitto. Vogliono che si tratti di una cifra che possa apparire come ragionevole per lo sforzo che compiono con il loro lavoro.” Il costo suggerito dalla dottoressa è compreso tra i 30 ed i 100 euro per campione di materia, dopo aver spiegato in che modo vengono rimossi gli organi dai feti abortiti. “Devi tagliare sopra e sotto il torace, noi siamo bravi a prendere il cuore, i reni, il fegato senza rovinarli.” La Nucatola, secondo quanto riporta il Center for Medical Progress, è solita effettuare essa stessa degli aborti, oltre che guidare e coordinare equipe di medici che praticano le interruzioni di gravidanza. Planned Parenthood comprende una rete di 820 cliniche in cui si pratica l’aborto negli Stati Uniti, ed ha un giro di affari annuale complessivo di oltre un miliardo di dollari.

Il video è stato diffuso nelle scorse ore ed ha creato sconcerto in America, al punto che il governatore della Lousiana, Bobby Jindal ha annunciato, con queste parole, l’avvio di una inchiesta: “Il video in cui un dirigente di Planned Parenthood discute il sistematico prelievo e traffico di parti del corpo umano è scioccante e macabro.” Subito dopo la diffusione del video, Eric Ferrero, vicepresidente delle comunicazioni di Planned Parenthood, ha difeso la pratica chiarendo che “le nostre cliniche aiutano pazienti che vogliono donare tessuti fetali per la ricerca scientifica, sotto i più alti standard, etici e legali.” Ferrero ha chiarito che né i pazienti né l’organizzazione ottengono profitti da questa pratica, ma che ricevono il rimborso dei costi vivi “come quello del trasporto dei tessuti”.  Le leggi americane vietano la compravendita di parti del corpo umano, ma ammettono che siano pagate le spese necessarie per prelevare e trasportare quelle cedute per fini scientifiche.

“Le pratiche barbariche di Planned Parenthood rivelano il loro disinteresse per la legge e per la vita umana – attacca Lila Rose, presidente del movimento antiabortista Live Action – L’evidenza di questo traffico di organi di bambini dovrebbe far chiudere questo gigante dell’aborto.” L’ente che ha prodotto il video rimarca che ormai da tre anni l’organizzazione sta investigando sotto copertura per  svelare i comportamenti di Planned Parenthood, “Abbiamo dozzine di ore di video scioccanti, con dirigenti e dottori” che saranno fatti circolare nelle prossime settimane.

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