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Riforma musei: altri 10 autonomi e rivoluzione nelle soprintendenze

Dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi, direttori scelti con un bando internazionale e uno snellimento del sistema organizzativo, con la creazione di soprintendenze unificate, anche per archivi e biblioteche. Franceschini: “Si va avanti con la strada della modernizzazione del sistema museale che abbiamo scelto di percorrere”: l’annuncio è arrivato durante la riunione delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, e presto diventerà oggetto di un decreto ministeriale.
A cura di Federica D'Alfonso
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il sito archeologico di Ercolano, fra i dieci nuovi parchi autonomi
il sito archeologico di Ercolano, fra i dieci nuovi parchi autonomi

Nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Cultura di Camera e Senato il Ministro Dario Franceschini ha esposto la "fase due" del progetto di riorganizzazione del Mibact. Una ulteriore modifica organizzativa che arriva in seguito alla nomina dei direttori dei 20 musei autonomi dello scorso luglio, e che intende rafforzare ulteriormente la tutela archeologica e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione: oltre a dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi dal punto di vista amministrativo, contabile e organizzativo, che andranno sotto la supervisione di altrettanti direttori scelti con bando internazionale, la grande rivoluzione è quella delle soprintendenze. Il progetto prevede infatti la creazione di una soprintendenza unica per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio. Novità anche per archivi e biblioteche, unificati sotto la direzione delle Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche. La riforma è stata presentata lunedì 18 gennaio al Consiglio Superiore dei beni culturali e ai sindacati, e sarà presto argomento di un decreto ministeriale.

I dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi sono: il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unifica in un’unica gestione la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale e il Museo Archeologico Nazionale); i Musei delle Civiltà all’EUR (che unifica in una sola gestione il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell'Alto Medioevo); il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; il Museo Nazionale Romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste; il Parco Archeologico dell’Appia Antica; il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli); il Parco archeologico di Ercolano; il Parco archeologico di Ostia Antica; Villa Adriana e Villa d’Este.

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La soprintendenza unificata

"Le nuove soprintendenze parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici", ha affermato Franceschini. Con il nuovo progetto di riorganizzazione infatti viene eliminata la distinzione tra istituti specializzati in belle arti, in paesaggio e in archeologia, per far posto alla soprintendenza unica: si passerà dalle attuali 17 Soprintendenze Archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei).

La nuova organizzazione è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori, e ogni soprintendenza unificata verrà articolata in sette aree funzionali (organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico e artistico; patrimonio architettonico; patrimonio demoetnoantropologico; paesaggio; educazione e ricerca) che garantiranno una visione complessiva dell'esercizio della tutela. Al centro ci sarà una sola Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, che garantirà il coordinamento delle soprintendenze su tutto il territorio nazionale.

Ciascuna soprintendenza costituirà un riferimento univoco per la valutazione di qualunque aspetto di ogni singolo progetto, dalla tutela di beni archeologici fino ad arrivare al paesaggio, passando per gli aspetti di carattere artistico e architettonico: ad un'unica domanda corrisponderanno un unico parere ed un'unica risposta. Cosa vuol dire? Che sia i cittadini che le imprese non dovranno chiedere i nullaosta paesaggistici o autorizzazioni di altro tipo a due diversi uffici, magari ricevendo due differenti risposte. "Il parere sarà unico e se ci saranno, come può accadere, voci discordanti tra gli esperti dei diversi settori, la sintesi si troverà all’interno della soprintendenza unificata", ha chiarito il Ministro Franceschini.

È già stata intrapresa una lunga trattativa con i sindacati, per decidere le procedure di mobilità del personale, che partiranno dal prossimo 21 gennaio e che si concluderanno a febbraio. "Le persone dovranno decidere se andare nei musei autonomi o restare in soprintendenza. Una volta conclusa questa fase, valuteremo se con la mobilità volontaria si è riuscito a completare la pianta organica dei nuovi istituti".

Soprintendenza Archivistica e Bibliografica

La semplificazione è prevista anche nel mondo di archivi e delle biblioteche, con le soprintendenze archivistiche che diventano Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche: a queste sarà affidata anche la tutela del patrimonio librario, fino ad oggi riservata una specifica soprintendenza per i Beni Librari e documentari, semplificando notevolmente le procedure di tutela e organizzazione.

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