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Radio Maria: “ci boicottano, mandateci soldi, lo chiede la Madonna”

Padre Livio Fanzaga, direttore della storica emittente, denuncia un boicottaggio da parte di gruppi di cattolici e chiede che gli vengano dati anche una parte dei soldi destinati dallo Stato agli alluvionati genovesi.
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Il direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga.
Il direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga.

Crollano le donazioni dei fedeli a Radio Maria e padre Livio Fanzaga, direttore dell’emittente, denuncia un boicottaggio, citando a suo sostegno addirittura le apparizioni Madonna. Dunque, la Madonna, durante l'apparizione, ha detto ai cattolici di restare vicini al Papa; Radio Maria è vicina al Papa; per la proprietà transitiva, i cattolici devono dare soldi a Radio Maria. Padre Livio si spinge anche oltre, lanciando una nuova campagna per raccogliere sottoscrizioni. “In questo ultimo anno, – scrive padre Livio sulla sua newsletter periodica per gli ascoltatori – dei gruppi di contestatori del Papa e della Chiesa, che sono arrivati persino a delegittimare il Conclave che ha eletto Papa Francesco, seminando zizzania e creando scompiglio nella Chiesa, hanno sferrato un attacco a Radio Maria, accusandola (incredibile a dirsi) di sostenere il Papa ed esortando, con campagne attraverso internet, a non inviare più offerte. Tale bassezza si commenta da sola. Vergogna! Vergogna! Vergogna!” Padre Livio torna, poi, a chiedere contributi agli ascoltatori ed ai lettori: “Invitiamo i nostri ascoltatori ad essere vigilanti nei confronti dei seminatori di veleni contro i Pastori, verso i quali la Regina della Pace ci esorta ad avere fiducia. In particolare in questi momenti difficili invitiamo tutti a sostenere con generosità questo meraviglioso strumento di Radio Maria che la Madonna ci ha donato per il bene delle nostre anime.” Padre Livio sostiene questa sua affermazione citando, in maniera oggettivamente ardita, addirittura due apparizioni della Madonna ai veggenti di Medjugorje, quello del primo febbraio 2013 e quello dello scorso 17 agosto, quando la madre di Gesù sarebbe apparsa “in trasferta” a Vicenza. Sarebbe il diavolo stesso, secondo padre Livio, ad aizzare i cattolici che vogliono boicottare Radio Maria, spingendoli a chiedere di non inviare più donazioni.

Che l’argomento economico e finanziario sia centrale nelle prediche radiofoniche quotidiane di padre Livio su Radio Maria lo si evince anche dal suo ultimo commento, scaricabile dal sito web della radio, sull’invio di fondi da parte dello Stato per alleviare l’emergenza alluvione a Genova. “Che questi soldi si usino. – afferma incredibilmente – Date anche a noi qualche milione, vedrete che andiamo sulla Luna a mettere Radio Maria.” La radio, fondata nel 1982 in una parrocchia nel Comasco, ormai è un colosso a livello mondiale e trasmette, appoggiandosi ad altre emittenti, in decine di Paesi nei cinque continenti. Oggi è la radio con il maggior numero di ripetitori in Italia, circa 850. Non è la prima volta che padre Livio “scivola” su questioni finanziarie. Un anno fa finì sotto accusa per aver ripetutamente chiesto via etere che la Radio diventasse beneficiaria testamentaria delle eredità degli ascoltatori e delle ascoltatrici, molti dei quali sono anziani che passano incollate ai programmi buona parte della loro giornata.

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