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Quarto Oggiaro, dopo i 3 omicidi maxi-blitz in elicottero dei carabinieri

Pochi giorni dopo gli omicidi di Emanuele e Pasquale Tatone e di Paolo Simone, i militari hanno “occupato” il quartiere di Milano. Sessanta i pregiudicati visitati, elicotteri in cielo per due ore e uomini in divisa nei bar e nei negozi.
A cura di Susanna Picone
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In seguito ai tre omicidi avvenuti in pochi giorni alle porte di Milano, a Quarto Oggiaro, le forze dell’ordine hanno risposto con una maxi operazione durante la quale sono stati controllati decine di pregiudicati. A morire, lo scorso 27 ottobre, erano stati Emanuele Tatone e Paolo Simone. Solo qualche giorno dopo era stato ucciso, all’uscita di un bar, Pasquale Tatone, fratello di Emanuele. La famiglia Tatone è considerata da anni uno dei maggiori clan nella gestione del traffico di droga a Quarto Oggiaro. I tre omicidi in pochi giorni hanno immediatamente fatto pensare all’inizio di una guerra tra organizzazioni rivali. Ed è così che i carabinieri hanno deciso di schierarsi nel quartiere con centinaia di uomini, decine di pattuglie e anche elicotteri.

Il maxi blitz è scattato martedì dopo le 18 e i controlli sono durati per tutta la notte. Sono stati organizzati posti di blocco lungo le strade che conducono al quartiere con particolare attenzione alle zone divise dai clan dello spaccio di droga. Sessanta i pregiudicati sottoposti a sorveglianza e visitati dai militari. Gli stessi militari che hanno fatto visita a decine di bar e di negozi chiedendo documenti e controllando licenze. L’operazione, decisa durante un vertice in prefettura, è servita sicuramente anche per tranquillizzare la gente onesta di Quarto Oggiaro, costretta a vivere insieme ai clan e che così hanno avvertito anche la presenza delle forze dell’ordine.

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