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“Il Problema dei 3 corpi” e l’accordo per la serie tv che ha portato a un omicidio e 4 tentati omicidi

Mentre usciva in tutto il mondo la serie tv “Il Problema dei 3 corpi”, un tribunale di Shanghai condannava a morte Xu Yao uno dei protagonisti della trattativa per la trasposizione cinematografica del romanzo cinese e accusato di aver ucciso il suo superiore e miliardario Lin Qi per vendetta dopo che il suo nome era stato completamente omesso dall’annuncio dell’accordo.
A cura di Antonio Palma
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Nei giorni scorsi l’uscita della serie tv “Il Problema dei 3 corpi” è stata accolta con favore dal pubblico in tutto il mondo diventando subito una delle più viste su Netflix. Nelle stesse ore però in un tribunale di Shanghai si metteva definitivamente fine, con una sentenza di condanna a morte, a una vicenda incredibile nata proprio nel momento dell’accordo per la trasposizione cinematografica del romanzo cinese e culminata con un omicidio e quattro tentati omicidi.

Lin Qi, il miliardario cinese che possedeva i diritti del libro e che aveva deciso di produrre la serie, fu assassinato dopo l’accordo per la serie tv da Xu Yao, uno dei dirigenti dello stesso gruppo dell’imprenditore che aveva partecipato alla trattativa e che riteneva che il suo ruolo e il suo nome fossero stati messi in secondo piano.

Xu Yao è stato condannato a morte in Cina.
Xu Yao è stato condannato a morte in Cina.

Secondo il Tribunale di Shanghai, Xu Yao è stato consumato dalla rivalità professionale dopo che Lin lo aveva estromesso nonostante il suo contribuito nell’accordo con Netflix nel 2020. Per questo, a poche ore dall’uscita della serie e a quattro anni di distanza dai fatti, l’uomo è stato condannato alla pena di morte per omicidio premeditato. Secondo l’accusa, il 39enne Lin è stato vittima di un vero e proprio complotto per avvelenarlo messo in atto dal suo ex collaboratore e descritto come "premeditato" ed "estremamente spregevole".

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti locali, dopo aver litigato con Lin, Xu Yao avrebbe creato una società apposita per procurarsi alcune sostanze letali e combinarle tra di loro senza dare sospetti. Poi avrebbe allestito un laboratorio e persino testato le sostanze sugli animali prima di sintetizzarle in pillole. Infine avrebbe spacciato il tutto come capsule probiotiche che poi ha consegnato alla vittima in segno di pace, sostenendo di voler mettere fine alla loro lite.

Lin Qi
Lin Qi

Lin Qi è morto dopo 10 giorni di agonia in ospedale il giorno di Natale del 2020, all'età di 39 anni, a seguito dei danni devastanti agli organi interni causati da quelle sostanze. Secondo l’accusa, anche altre quattro persone erano finte nel mirino del killer, avvelenate allo stesso modio ma sopravvissute. Si tratta di altri collaboratori del miliardario che l’assassino accusa di aver preso il suo posto.

Secondo quanto ricostruito, il miliardario e l’avvocato si erano conosciuti nel 2017 quando il secondo era entrato a fare parte del gruppo di Lin Qi, la multinazionale di videogiochi Yoozoo Games, come Chief Risk Officer. Un rapporto proficuo visto che un anno dopo Lin aveva nominato Xu a capo di una filiale chiamata The Three Body Universe, una branca del gruppo destinata proprio a creare i presupporti per sfruttare i diritti del romanzo di fantascienza dello scrittore cinese Liu Cixin, uscito nel 2006 con un enorme successo internazionale.

I due avevano lavorato a stretto contatto anche per l'accordo dell’adattamento che poi ha portato alla serie originale Netflix ma poi tra i due era nato uno scontro quando il miliardario decise di affidare ad altri dirigenti del gruppo le operazioni. Uno scontro che si è trasformato in desidero di vendetta quando Xu Yao ha scoperto che il suo nome era stato completamente omesso dall'annuncio dell'accordo con Netflix, mentre Lin Qi era accreditato come produttore esecutivo.

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