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Prodi: “Francia colpita perché unica a prendere iniziative”

L’ex Premier commenta gli attacchi terroristici a Parigi: “La Francia è stata colpita perché è stata l’unica ad aver preso iniziative, ma non c’è mai stata una chiara politica militare europea”. E sull’Italia: “Non siamo al riparo”.
A cura di Redazione
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Dal salotto di "Che Tempo che Fa", in onda nonostante gli attacchi terroristici a Parigi, parla Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio, commenta i recenti tragici fatti di Parigi. Dopo una breve intervista, Fazio non gli fa una vera e propria domanda ma gli lascia ampio spazio sulla questione "Isis".

L'Isis ha i fondi e le risorse, vende petrolio a somme inferiori. E poi si aggiungono i rapimenti ed il traffico di droga, la tratta delle persone nel caso libico. Il problema è complesso. Certo il petrolio si estrae ed è necessario l'accordo delle grandi potenze per bloccare tutto questo. Il terrorismo dovrebbe essere il pericolo numero uno di tutti i Paesi, ma le alleanze e gli interessi che ci sono in Medio Oriente sono diversi.

Perché colpire la Francia? Per Prodi manca una politica europea militare comune, la Francia è stata l'unica a prendere iniziative personalmente. Questo ne ha fatto il nemico numero uno in Europa per l'Isis.

La Francia è stata colpita perché è stata l'unica ad aver preso iniziative, ma non c'è mai stata una chiara politica militare europea. Non ho citato l'Europa perché non esiste e non c'è una politica del genere.

Nonostante tutto, l'Italia non è al sicuro da attacchi terroristici e sarà complesso alle prossime elezioni mantenere posizioni moderate, dato che eventi di questo genere fanno sempre gioco a destra.

Ma nessuno è al riparo. Hanno colpito luoghi comuni come ristoranti o teatri per inquietare. Non posso dire che l'Italia sia fuori da questo problema.

Le tensioni di questi giorni "non fanno bene ai moderati", osserva Prodi. Tra gli errori dell'Italia, continua, "c'è stato quello di aver fatto la guerra alla Libia. Non dovevamo farlo". 

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