10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pentagono: “Iran bombarda le postazioni dell’Isis in Iraq”

Anche i caccia iraniani sarebbero impegnati in una campagna di bombardamenti sulle postazioni dell’Isis in Iraq. Gli attacchi sarebbero però gestiti dall’Iran in maniera indipendente.
A cura di Susanna Picone
10 CONDIVISIONI
Immagine

L’Iran ha condotto dei raid aerei contro obiettivi del gruppo Stato Islamico nell’est dell’Iraq. A confermare la notizia è stato un portavoce del Pentagono, l’ammiraglio John Kirby. Secondo quanto riferito dai vertici militari americani, aerei Phantom 4 appartenenti all'aviazione di Teheran hanno colpito diverse aeree occupate dai militanti dell'Esercito Islamico. È probabile che le azioni iraniane siano state in qualche modo concordate con l’America e gli altri che operano nella regione anche se i vertici militari negano che ci siano stati contatti per far entrare nella coalizione contro l’Isis anche le forze armate iraniane. Il Pentagono ha fatto sapere infatti che gli Stati Uniti hanno continuato a bombardare le postazioni dei terroristi a capo della coalizione occidentale e non si sono coordinati con Teheran. L’ammiraglio John Kirby ha sottolineato che il governo iracheno è responsabile di coordinare le attività militari condotte sul suo territorio e che quindi “la nostra politica di non collaborazione con gli iraniani non è cambiata”. Anche il generale Massoud Jazayeri, vicecapo di stato maggiore delle forze armate iraniane, ha negato ogni collaborazione con l’America.

Pare che gli attacchi aerei siano stati condotti nei giorni scorsi contro postazioni dei jihadisti nella provincia di Diyala, nell'est dell'Iraq, al confine con l'Iran. Oggi la lotta ai jihadisti sarà al centro della riunione dei ministri della Difesa nella sede Nato di Bruxelles, a cui parteciperà anche il premier iracheno Al Abadi. Intanto mentre il capo dello Stato islamico, autoproclamato ‘Califfo' Abu Bakr al Baghdadi, continua a sfuggire, ieri è arrivata la notizia che la sua seconda moglie è stata arrestata dall'esercito libanese mentre cercava di entrare in Libano con documenti falsi insieme ad uno dei suoi figli.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views