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Tbc al Gemelli

Paradossi italiani: i neonati contagiati da Tbc devono pagare il ticket

Gratis la profilassi contro la tbc ma tocca alle famiglie dei neonati risultati positivi pagare la vitamina B6. Le dichiarazioni in merito del ministro Fazio alle telecamere di Unomattina.
A cura di Susanna Picone
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Il Policlinico Gemelli
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Tbc al Gemelli

Continua a far notizia il caso tbc al Gemelli di Roma. Questa volta però, oltre ai danni che la vicenda ha arrecato sembra arrivare anche la beffa per le tante famiglie coinvolte.

In seguito ai controlli sballati e alle positività non previste degli ultimi giorni sembra che i neonati positivi ai test dovranno pagarsi la vitamina B6. La notizia viene fuori dalla denuncia del segretario di Cittadinanzattiva di Roma e Lazio Giuseppe Scaramuzza avanzata al Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Quest’ultimo, approfittando dei microfoni di "Unomattina", ha scaricato la responsabilità sulla Regione che, a suo dire, dovrà intervenire con urgenza per rimborsare la vitamina ai genitori dei bambini positivi. Scaramazza si è mostrato poi contento dell’intervento del Ministro dichiarando come sia fondamentale non abbandonare le famiglie: “Anche se siamo consapevoli del costo non elevato della vitamina è un diritto che va garantito alle famiglie che già hanno subito innumerevoli disagi”.

Nei giorni scorsi era venuta fuori una discordanza tra l’esito dei primi test effettuati sui neonati e i successivi test di controllo. La cosa grave è che la discordanza riguardava ben 122 casi per cui immediatamente sono nati dei dubbi sull’efficacia dei controlli.

“ Il Policlinico Gemelli rimane un centro di eccellenza in Italia. ”
Ferruccio Fazio
Se i sanitari hanno deciso di utilizzare sia il quantiferon che la tubercolina è avvenuto, lo spiega sempre il Ministro Fazio, in via precauzionale: il test di riferimento per attestare la tbc resta la tubercolina ma trovandosi di fronte a dei bambini con un sistema immunitario ancora immaturo poteva risultare negativo. Il quantiferon invece, essendo un test più sensibile, è stato usato per sottoporre meno bambini a fare profilassi con farmaci che hanno lo scopo di evitare che si sviluppi la malattia. Il Ministro ha promesso poi che continuerà la ricerca per studiare e confrontare i due metodi possibili per attestare la tbc.

Alcuni giorni fa intanto è arrivata una nuova richiesta da parte del Codacons: visto che la Procura ha preso in considerazione anche la possibilità di una contaminazione ambientale è necessario effettuare dei test di controllo anche sugli studenti che accedono all’ospedale e che normalmente non vengono sottoposti alle visite periodiche riservate ai dipendenti.

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