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Padova, il “regalo” del sindaco Bitonci: cancellate 112mila multe

Il sindaco leghista ha deciso per una speciale ‘sanatoria’ per le ammende nei tratti dove dal 3 novembre sono in funzione 8 autovelox fissi e dove il limite è a 90km/h. La reazione di Federcontribuenti: “Quello che sembra un regalo in realtà è una colossale presa per i fondelli”.
A cura di Biagio Chiariello
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Per i cittadini di Padova quest’anno il regalo di Natale è arrivato con qualche giorno in anticipo. Oggi infatti il sindaco del comune veneto, Massimo Bitonci, ha deciso di annullare 112.421 multe elevate dal 3 novembre scorso attraverso gli 8 autovelox fissi posizionati lungo le tangenziali (corso Australia, corso Boston e corso Kennedy), dove il limite di velocità è di 90 chilometri all’ora, ma dove numerosi –ovviamente non solo padovani – sono stati “beccati” ad una velocità ben più elevata. L'ex senatore leghista ha anche diffuso le cifre; le telecamere sanzionano mediamente 2.200 automobilisti al giorno, soprattutto nelle ore notturne, c’è addirittura chi viene pizzicato a sfrecciare ad oltre 180 chilometri all’ora: "Si tratta di numeri enormi, che mi hanno convinto a prolungare il periodo di pre-esercizio, durante il quale continueremo a non fare multe, fino al prossimo 31 dicembre – ha spiegato il sindaco Bitonci – Dal primo gennaio 2015, però, saremo inflessibili. E chi verrà beccato a correre a velocità folle, sarà duramente sanzionato. Senza più sconti".

Non tutti però sono contenti del ‘regalo’ del Comune di Padova. “Quello che sembra un regalo in realtà è una colossale presa per i fondelli". A bocciare senza appello la ‘sanatoria’ delle multe è Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti.

"Ci siamo sempre battuti contro le vessazioni delle pubbliche amministrazioni che pongono limiti assurdi sulle strade provinciali per fare cassa – puntualizza Paccagnella – ma qui siamo al ridicolo, allo sceriffo di Nottingham che vessa i poveracci per permettere a chi ha suv e fuoriserie di sfrecciare impunemente. La sanatoria annunciata costa tra mancate entrate e oneri sostenuti almeno 5 milioni di euro. Stiamo scherzando? L'operazione di annullare le multe si annuncia infatti come una mazzata decisiva alla tenuta dei conti di palazzo Moroni. Perchè comunque il contratto tra Aps holding, che si è occupata della realizzazione dell'infrastruttura e la ditta che ha garantito il servizio in cambio di un canone fissato da contratto, andrà onorato. E facendo due conti, essendo la media alla settimana delle multe elevate e "condonate" a guardare il tweet del portavoce di Bitonci, di almeno 10mila contravvenzioni a settimana, i calcoli sul mese di novembre e dicembre è presto fatto. Con quei 5 milioni di euro il Comune avrebbe potuto ad esempio asfaltare le tangenziali, ridotte una specie di campo minato, e investire in sicurezza. E invece per fare un piacere ai pochi che spingono sull'acceleratore, fregandosene delle regole del codice della strada, si continueranno a massacrare ammortizzatori e pneumatici dei tanti che in utilitaria sottopongono la propria prima e unica auto con cui vanno al lavoro, a un safari quotidiano e pericolosissimo. Si deve investire – conclude Paccagnella – sull'educazione stradale e il rispetto delle leggi e non sanzionare, anche in maniera discriminatoria solo ed esclusivamente per fare cassa. Gli utenti automobilisti sono i più massacrati dal fisco, manca solo che si mettano a fare gli apprendisti stregoni delle sanatorie natalizie anche i sindaci sceriffi. Se sono regali di Natale questi… Bitonci si prepari a tanto carbone nella calza della befana".

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