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Mara Carfagna alla Mussolini: è una vaiassa. Scoppia la polemica

Mara Carfagna insulta Alessandra Mussolini, la definisce “vajassa” in una recente intervista al Mattino. Non si è fatta attendere la replica.
A cura di danila mancini
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Bruna contro bionda, ministra contro deputata parlamentare, ma entrambe donne di destra, entrambe campane, entrambe animate dal sacro fuoco della politica. Mara Carfagna e Alessandra Mussolini se le son dette di santa ragione, insulti a mezzo stampa che sono proseguiti dopo il duro scontro tra le due avvenuto alla Camera. La foto, scattata dalla Mussolini con il suo cellulare proprio mentre la Carfagna era a colloquio con Italo Bocchino, ha inasprito i dissapori tra le due, che hanno continuato ad offendersi senza risparmiarsi un colpo.

E così, Mara Carfagna in un'intervista al Mattino: "Quello è stato un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona che l'ha commesso: a Napoli le chiamano vajasse. La Mussolini è colei che in campagna elettorale disegnava le corna sui miei manifesti, che ha portato i cannoli alla conferenza stampa con Alfano. In un partito serio una signora del genere sarebbe stata messa a tacere, invece mai nessuno ha avuto il coraggio di bloccarla". E tra una dichiarazione e l'altra, la ministra ha confermato le sue dimissioni, che presenterà ufficialmente il 15 dicembre, dimissioni che non implicheranno però la sfiducia a Berlusconi.

Non si è fatta attendere molto la replica di Alessandra Mussolini, che ha dichiarato in una nota ufficiale: "E' gravissimo che il ministro Carfagna rivolga a mezzo stampa gratuiti e volgari insulti ad una donna parlamentare. Per questo inqualificabile comportamento, in palese contrasto con le finalità che il Ministero delle Pari Opportunità persegue, dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni. Le sue parole e il suo agire sono la conferma che non è in grado di ricoprire una così alta carica governativa". E tra una dichiarazione e l'altra, ha dichiarato che chiederà l'intervento del Presidente della Camera Gianfranco Fini, affinché si tuteli l'onorabilità dei deputati. E tanto per non farsi mancare il privilegio dell'ultima parola, ha infine aggiunto: "La Carfagna sappia, infine, che alla prima occasione di incontro sarà mia cura replicare ai suoi insulti, guardandola dritta in quei suoi occhioni, che dopo le mie parole, ne sono certa, risulteranno ancora più sbarrati".

Per chi non lo sapesse, il termine vaiassa a Napoli è carico di significati: può voler dire serva o domestica, anche se nell'Ottocento veniva utilizzato per indicare le prostitute mentre oggi le donne dei bassifondi. Che si sia trattato di un insulto, nemmeno troppo velato, è dunque lampante. Dal canto suo, la Mussolini, che conosciamo essere donna combattiva e severa, non ha mancato di respingere al mittente le offese, che quasi spera di ribadire vis-a-vis. Insomma, che la destra sia in crisi, è fatto ormai noto a tutti, ma che persino le donne abbiano contribuito alla spaccatura, suona quasi come un ironico scherzo del destino.

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