Mafia a Roma: 51 arresti. “I clan si spartivano il litorale di Ostia”

51 persone sono state arrestate questa mattina a Roma, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo criminale. Da questa mattina è, infatti, in corso una vastissima operazioni antimafia condotta dalla polizia nella Capitale: il blitz ha visto impegnati circa 500 agenti. Impegnati anche i reparti speciali, un elicottero, le unità cinofile e le pattuglie della polizia marittima. Agli arresti sono finiti elementi di spicco del crimine romano come le famiglie dei Fasciani e dei Triassi che da anni controllavano soprattutto il litorale di Ostia. È stato ricostruito come per quasi un ventennio i due gruppi criminali hanno intrecciato affari e si sono spartiti il territorio in una sorta di "pax mafiosa", scrivono gli inquirenti, in base alle quale erano possibile gestire i loro illeciti traffici senza intralci.

La lunga indagine condotta dalla Squadra Mobile ha seguito tutti i passaggi messi in atto dalle organizzazioni criminali: dall'ingresso di un nuovo affiliato nella cosa, agli accordi tra i boss per spartirsi il territorio, fino alla pianificazione degli omicidi per ripristinare il controllo o per garantire la supremazia su una determinata attività. "Stamani Ostia si è risvegliata un po' più pulita", ha detto il capo della squadra mobile di Roma, Renato Cortese. Nessun affare era escluso dal controllo delle organizzazioni criminali: usura, traffico internazionale di stupefacenti,  estorsioni ai danni di commercianti, spaccio (e non solo nella zona di Ostia, ma anche in città), controllo del mercato delle slot machine, infiltrazioni in apparati amministrativi per l'assegnazione di abitazioni popolari, controllo di intere attività balneari da anni, corruzione.