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La terrazza di Montalbano abusiva? Codacons: “Ruspe se c’è abuso”

Il Codacons annuncia di voler presentare un’istanza alla Procura di Ragusa chiedendo “l’intervento delle ruspe per porre fine all’abuso edilizio”. Ma ecco come si difende il proprietario della Casa di Montalbano…
A cura di Fabio Giuffrida
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E' una storia senza fine quella della terrazza di Montalbano, a Punta Secca, nel ragusano, diventata set della nota fiction di Rai 1 con Luca Zingaretti. Secondo il programma tv "Le Iene", la terrazza del Commissario sarebbe abusiva. Una notizia che ha fatto il giro d'Italia e che ha spinto il Codacons a presentare un'istanza urgente indirizzata alla Procura di Ragusa: "Se c'è abuso, la terrazza va abbattuta subito". Il Codacons – si legge sulla nota – "ha deciso di passare alle vie di fatto e chiedere l'intervento delle ruspe per porre fine a qualsiasi abuso edilizio". Se la terrazza non è a norma, "va demolita seduta stante senza perdere più altro tempo". A Fanpage.it il proprietario dell'immobile, Pietro Di Quattro, racconta un'altra verità:

"Le Iene partono da un presupposto reale ma arrivano a conclusioni sbagliate. Nel 1992 la Capitaneria di Porto ha riscontrato che sul demanio marittimo insisteva il mio terrazzo, così ne ha ordinato la demolizione. Io ho proposto ricorso e c'è stato un processo dinanzi alla Pretura di Comiso dal quale sono risultato indenne, assolto per non aver commesso il fatto poiché ho dimostrato che nel 1925 mio nonno aveva comprato dallo Stato quella porzione di demanio marittimo dove oggi insiste il terrazzo"

Il Pretore: "Non vi fu occupazione abusiva"

Adesso veniamo alle carte. Di Quattro Giovanni e Di Quattro Pietro, nel 1995, sono stati imputati "per aver occupato 24 mq di suolo del demanio marittimo con una veranda antistante l'abitazione" e per aver occupato "circa 44 mq di area demaniale marittima con le verande e il terrazzino delle loro abitazioni senza essere mai stati autorizzati dall'autorità marittima". "Sulla base della documentazione prodotta dagli imputati, è risultato che da parte loro, e quindi in relazione ai soli 24mq di suolo marittimo, non vi fu alcuna occupazione abusiva in quanto il suolo fu da loro legittimamente acquistato. I dati sui quali si procedette all'accertamento della violazione risalgono, invece, ad un periodo precedente (1914) e non sono ancora stati aggiornati. Nessuna responsabilità penale può, pertanto, riscontrarsi in capo ai prevenuti" scrive il Pretore che "assolve Di Quattro Giovanni e Di Quattro Pietro dai reati ascritti per non aver commesso il fatto". La sentenza – di cui siamo in possesso – è datata 18 gennaio 1995.

Il proprietario: "Grazie Crocetta"

E' pure intervenuto il Presidente della Regione siciliana Crocetta che ha intenzione di "mettere un vincolo monumentale sull'immobile in considerazione del valore culturale acquisito in omaggio al commissario Montalbano". Per Crocetta, dunque, si tratta di un "moscerino su una vicenda senza alcun senso". "E' una cosa strumentale, finalizzata ad altre logiche, non certo alla tutela del territorio. La casa merita di essere vincolata perché è diventato il set di un prodotto esportato dalla Sicilia ma deve essere vincolata dalla Soprintendenza solo dopo aver dimostrato che è perfettamente in regola sotto tutti gli aspetti" ha dichiarato, a Fanpage.it, proprietario dell'immobile Pietro Di Quattro. E al Presidente Crocetta ha riservato parole di stima: "Grazie, grazie, grazie. E' una delle poche volte in cui riscontro che un amministratore è attento in maniera veloce e affettuosa a tutela di una cosa importante dei siciliani".

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