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In un pub di Napoli il sale per la Corona “costa 800 euro al chilo” (FOTO)

La denuncia di un lettore de Il Mattino che si è ritrovato, come dimostra lo scontrino allegato alla sua lettera, a pagare 80 centesimi di euro (“una stangata”) per un pizzico di sale aggiunto alla sua birra. Poi la risposta del Pub: “E’ un errore tecnico, ma non chiediamo scusa”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Gentile redazione internet del Mattino vorrei raccontarvi, scontrino alla mano, l'ultima stangata in un pub di Napoli. Ieri sera sono stato alla Brasserie, in via Barbagallo, con gli amici. Ho ordinato una Corona, servita con sale e limone". Comincia così la lettera firmata e inviata al principale quotidiano partenopeo che denuncia quanto accaduto nel pub napoletano: ebbene, oltre alla birra (4.50 euro), il cliente ha dovuto pagare anche quel pizzico di sale. Costo: 80 centesimi, come del resto mostra lo scontrino allegato alla stessa lettera.

"Quando ho chiesto di pagare la consumazione, la sorpresa: oltre ai 4 euro e 50 centesimi per la birra, sullo scontrino ho notato una insolita voce di spesa: 80 centesimi extra per il sale che, devo dedurre, ai tempi della crisi, vale quasi quanto l'oro. Un pizzico, neanche un grammo per 80 centesimi. Fanno più di 800 euro al chilo. Quando si dice che il conto è salato… Ma c'è poco da ridere.

Insomma, il sale nella birra si paga. E a questo punto verrebbe da chiedersi se la cosa avviene, o dovesse avvenire, anche per il ghiaccio nella Cola Cola, per la arancia nello Spritz con Aperol o per l'ombrellino in qualsiasi altro cocktail.
Ma è lo staff dello stesso pub, a rispondere alle lamentele del cliente della "Corona + sale", tramite una lettera sempre su Il Mattino:

La Brasserie opera nel settore da ben 22 anni ed ha ospitato centinaia di migliaia di persone le quali, evidentemente soddisfatte, sono tornate con regolarità nell’arco del suddetto periodo. Che l’episodio capitato al Signore sia stato un errore informatico è indiscutibile.

La seguente spiegazione tecnica è rivolta alla cortese attenzione di chi leggerà l’articolo e non al “malcapitato”, in quanto il suo gesto nel “denunciare” l’accaduto qui anziché chiedere chiarimenti in merito ed al momento alla Direzione, non riteniamo sia degno di una spiegazione: La birra che il cliente ha ordinato può essere consumata “nature”, con aggiunta di sale o con aggiunta di limone.

Il cameriere, nel mandare l’ordine al Barman, comunica come deve essere servita ; in questo caso è stato inviato un ordine “+ sale”; il computer, anziché non generare alcun prezzo come fa il 99.9% delle volte, ha generato “0,80€”, commettendo un errore.

Nessun sovrapprezzo, dunque. Solo un "errore" tecnico del computer. Niente scuse, però, ad un cliente che "aveva, egli, necessità di aggiungere un po’ di ‘sale' ai propri momenti di noia e denunciare l’accaduto, con discutibile sarcasmo ed enfatizzando l’episodio definendolo una ‘stangata' " continua la Brasserie: "Noi siamo abituati a chiedere scusa qualora capiti un errore (come succede in qualsiasi attività commerciale); ovviamente tranne che in questo caso".

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