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Immigrati, smentita l’ipotesi del Governo: “900 euro per chi ne ospita uno”

Smentita da Alfano la proposta del sottosegretario all’Interno Domenico Manzione per risolvere il problema della mancanza di posti per i profughi che arrivano nel nostro Paese.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO – Arriva la smentita di Alfano – "Quanto riportato da alcuni giornali, circa la ‘decisione' di corrispondere trenta euro alle famiglie che si renderebbero disponibili ad accogliere in casa immigrati adulti o minori figli di immigrati, non corrisponde, nel modo più assoluto, a una decisione assunta dal Ministero dell'Interno né tantomeno a una iniziativa in via di attuazione. Vorrei essere chiaro, senza polemiche, con il sindaco di Roma: il Ministero dell'Interno non tirera' fuori un euro per questo. Ogni ipotesi di lavoro che mi dovesse essere presentata in questo senso, da chiunque provenga, sara' da me certamente bocciata". Lo afferma in una nota il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Trenta euro al giorno per chi ospita un profugo. E’ la soluzione all’emergenza immigrazione (130 mila dall'inizio dell'anno) che attanaglia il Paese. Ad avanzarla è stato Domenico Manzione, sottosegretario al Ministero dell’Interno, che così ipotizza. Visto che nei centri di accoglienza è difficilissimo trovare posto, gli extracomunitari potrebbero essere ospitati in casa dalle famiglie, che riceveranno in cambio un corrispettivo in denaro, pari a circa 900 euro al mese. Favorevole a questo proposta, messa sul tavolo nel corso di un incontro sull'immigrazione tra Manzione e i rappresentanti di Anci e Conferenza delle Regioni, il sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Insieme a Manzione – ha riferito il primo cittadino della Capitale – abbiamo immaginato la proposta che oltre all'affido di minori ci possa essere l'affido alle famiglie anche degli adulti, con una partecipazione economica da parte del governo di 30 euro al giorno per l'ospitalità di un migrante adulto nelle nostre città". Secondo Marino, l’iniziativa non andrebbe ad inficiare sul bilancio dello Stato e, anzi, potrebbe “creare una situazione di maggiore disponibilità all'accoglienza e all'integrazione sociale".

"900 euro euro al mese? Un pensionato ne prende la metà"

Chi invece non è d’accordo è il predecessore di Marino al Comune di Roma: “Il governo italiano – dice Gianni Almeanno – si prepara a comprare con trenta euro il consenso delle famiglie italiane per l’insostenibile spesa che oggi viene fatta per ospitare i rifugiati politici – scrive in una nota su Facebook l’ex primo cittadino -. A parte il fatto che nella maggioranza delle strutture di accoglienza la cifra per l’assistenza oscilla fra 40 e 50 euro per immigrato; 30 euro sono di più di quanto viene dato ad una famiglia per assistere un disabile in casa”. Sulla stessa scia è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale: “Trenta euro al giorno sono 900 euro al mese. Il doppio di quanto prenda un pensionato minimo, tre volte quanto spetta a un invalido, e più di quanto guadagni la media dei precari italiani. E aggiungo che lo Stato italiano non ti dà 30 euro al giorno per mantenere tuo figlio se è disoccupato e vive ancora in casa con te. Lo Stato italiano, a te, dice che te la devi cavare da solo. La mia proposta è: gli immigrati vengano distribuiti equamente in tutti i 28 Paesi Ue, e la Ue paghi l’accoglienza”. Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord in Senato, parla invece di “affronto agli italiani”. “Una vera e propria presa in giro, io adotterei un italiano in difficoltà. Penso ai disoccupati, agli esodati o ai pensionati con la minima, tutti gli invisibili per il governo dei clandestini”.

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