662 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

I laureati italiani scappano all’estero. Le mete preferite? Londra e Berlino

L’Istat rivela che sono in aumento i dottori del Belpaese che decidono di andare a vivere altrove così come aumentano anche gli stranieri che scelgono l’Italia. In particolare la quota dei laureati “in uscita” passa dall’11.9% del 2002 al 27.6% del 2011.
A cura di Susanna Picone
662 CONDIVISIONI
L’Istat rivela che sono in aumento i dottori del Belpaese che decidono di andare a vivere altrove così come aumentano anche gli stranieri che scelgono l’Italia. In particolare la quota dei laureati che vanno via passa dall’11.9% del 2002 al 27.6% del 2011.

La fotografia scattata dall’Istat nel rapporto dal nome “Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente” delinea quella che è la realtà delle “entrate” e delle “uscite” dal nostro Paese in un arco di tempo che comprende gli ultimi dieci anni. Ciò che si nota subito è che ad andar via dall’Italia, negli ultimi anni, sono stati soprattutto i laureati. I dottori se ne vanno in numero sempre maggiore e scelgono soprattutto il Regno Unito, che accoglie l’11.9% degli emigrati laureati, come punto d’arrivo. Dall’11.9% di laureati registrato nel 2002 si passa al 27.6% dello scorso anno, il 2011. L’Istat dice che il numero degli emigrati italiani con 25 anni e più oscilla nell’ultimo decennio tra 29 e 30mila unità e se quelli precedenti sono i numeri dei laureati che scappano via, la quota di emigrati con un titolo di studio fino alla licenza media passa dal 51% al 37.9%. È dunque cambiata, fa notare l'Istat, la distribuzione dei flussi in uscita rispetto al titolo di studio conquistato. Oltre al Regno Unito gli italiani che vanno via scelgono la Germania, la Svizzera e la Francia: tutti questi Paesi, insieme, assorbono il 44% degli emigrati di 25 anni e più.

E se i dottori italiani vanno via, continuano ad arrivare gli stranieri: tra il 2002 e il 2011 sono arrivati in Italia 3.563.379 stranieri, il 51.9% di questi sono donne (che emigrano soprattutto dai paesi dell’Est Europa). I maschi, invece, arrivano soprattutto dall’India e dai Paesi africani. La comunità più rappresentata – dice l’Istat – è quella rumena che sfiora quasi il milione di arrivi. Poi ci sono gli albanesi, i marocchini, gli ucraini e i cinesi: tutti questi cittadini, insieme, rappresentano il 43% degli immigrati arrivati in Italia negli ultimi 10 anni. Geograficamente le due regioni che hanno accolto la maggioranza dei flussi in arrivo sono il Lazio e la Lombardia. Ma l’Istat fa notare che lo scorso anno sono state soprattutto il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna le due regioni che hanno maggiormente attirato gli stranieri giunti in Italia e che hanno fatto registrare i livelli di migrazione più elevati. Un altro dato interessante diffuso dall’Istat è, infine, che nel 2011 ci sono stati più espatri che rimpatri: un dato che potrebbe essere interpretato, insieme a quello dei dottori che vanno via, come una conseguenza diretta della crisi.

662 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views