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Feriti di Capodanno 2015, sono di meno, ma sempre troppi

Sono 251 i feriti in tutta Italia, ma si contano anche casi gravi, tra i quali un ragazzino di 10 anni ferito agli occhi e ricoverato al Santobono di Napoli.
A cura di Redazione
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I fuochi d'artificio accesi durante la notte di San Silvestro e, soprattutto, quelli inesplosi e poi raccolti hanno causato feriti, anche in gravi condizioni, in tutta Italia. La tendenza, comunque, parla di una riduzione sostanziale del numero delle vittime. Se nel 2012 si contavano 600 feriti, nel 2013 scendevano a 361, diventati 350 nel 2014 e a 251 quest'anno. Diminuisce anche il numero dei minorenni che hanno subito lesioni a causa dei botti di Capodanno: sono 68 contro gli 89 dello scorso anno. Come nel 2014, non è stato riportato alcun decesso causato dai festeggiamenti (nel 2013 ve ne furono due).

Campania. La maggior parte dei feriti si conta a Napoli e provincia: sono 48 le persone ricoverate in seguito ai festeggiamenti del Capodanno. Nel quartiere di Barra, un pacco di petardi acceso all'interno di un palazzo ha causato il crollo parziale dell'androne e il danneggiamento delle auto parcheggiate nelle vicinanze. Sempre nel capoluogo campano si registra il caso più grave, quello di un bambino di 10 anni ferito agli occhi e ricoverato al Santobono in prognosi riservata. Anche all'ospedale San Giovanni Bosco si trova un uomo di 37 anni in prognosi riservata. A Salerno e provincia sono 13 le persone ferite a causa dei fuochi d'artificio, tra i quali un giovane di 21 anni ferito ad un occhio e ad un dito. Nel Casertano sono 9 le persone ferite, ad Avellino una mentre a Benevento nessuna.

Basilicata. Ferite due persone a Potenza, entrambe agli occhi e ricoverate nell'ospedale San Carlo con prognosi di 30 giorni. Nella zona di Melfi si contano altri due feriti ricoverati nell'ospedale locale.

Puglia. Nella provincia di Foggia si contano due feriti. Un uomo di Torremaggiore e l'altro di Vieste hanno perso una mano mentre accendevano dei petardi. Altri due feriti si contano nel Barese, dove un ragazzo di 14 anni ha riportato lesioni al volto e al torace ed è stato immediatamente medicato al Pronto soccorso. L'altra vittima, un trentenne, ha riportato una ferita all'occhio.

Calabria. Sono 12 i feriti in Calabria, di cui sei persone, tra cui 2 adolescenti, hanno riportato lesioni lievi, mentre  Due adulti sono stati feriti agli occhi, un uomo di 46 ha perso la falange di un dito in provincia di Vibo Valentia, mentre tre feriti lievi si segnalano a Reggio Calabria e provincia.

Liguria. A Genova e provincia si contano nove feriti, di cui uno in gravi condizioni, quattro auto ed un gazebo bruciati e danneggiamenti ad un cantiere edile. I casi più gravi sono quelli di un padre che nella zona di Chiavari mostrava al figlio come accendere i fuochi e si è procurato una ferita alla mano. Nella zona di Sottoripa una giovane di 25 anni ha riportato ferite alle gambe, mentre nel centro sette persone sono rimaste leggermente ustionate.

Marche. Ad Ancona si registrano tre feriti lievi: a Senigallia un petardo ha causato ustioni ad una mano per una prognosi di dieci giorni. A Fabriano incidente simile e prognosi di tre giorni, mentre a Filottrano medicata ad un piede e subito dimessa una ragazza.

Abruzzo. Un solo ferito, ma in gravi condizioni: a Pizzoli (L'Aquila) un bambino di 14 anni ha perso probabilmente l'uso della mano. Dopo le prime cure, è stato trasportato al Bambin Gesù di Roma.

Lombardia. Perde le cinque dita della mano destra un uomo nordafricano che è rimasto ferito a Milano durante i festeggiamenti.

Da sottolineare l'impegno degli organi di polizia nella prevenzione: si sono registrati 45 arresti contro i 23 del precedente anno, mentre, come riportato dal report della Polizia di Stato, sono stati sequestrati:

1.514 strumenti lanciarazzi;
6 armi comuni da sparo;
69.907 munizioni;
429 kg di polvere da sparo;
63.049 kg di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps;
2.648 Kg di manufatti recanti la marcatura “CE”;
Kg. 1.568 di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “CE” perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro;
282.809 di pezzi di articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, sono stati indicati dagli Uffici in pezzi anziché in chili.

[Aggiornato alle 13.05]

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